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Tiro a volo, Mondiali 2015: trap femminile mai così in basso, Pellielo e Rossetti tengono in alto l’Italia

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Per trovare una rassegna iridata con soltanto un argento italiano nelle gare olimpiche bisogna tornare indietro di 30 anni, quando sempre nel trap Daniele Cioni salì sul secondo gradino del podio a Montecatini. A rimpinguare il medagliere ci ha pensato per fortuna Gabriele Rossetti, subito sul podio come suo padre Bruno. Il bronzo conquistato dal poliziotto nell’ultima giornata di gare permette all’Italia di eguagliare le recenti Granada 2014 e Monaco 2010, evento in cui andarono a medaglia Ennio Falco, argento nello skeet e Jessica Rossi, bronzo nel trap femminile.

Proprio il trap femminile è la nota dolente di questi Mondiali, l’unica disciplina che a Rio potrà schierare soltanto un’atleta. Statistiche alla mano quello di Lonato è il Mondiale più opaco della storia per la fossa olimpica italiana. Il 22° posto di Jessica Rossi peggiora infatti il 18° ottenuto sempre dalla campionessa di Londra 2012, quattro anni fa a Belgrado. Troppi i 32 bersagli mancati dal terzetto di Albano Pera, deluso soprattutto per quello che accadeva attorno alle azzurre. “Ho sempre detto che non voglio gente al seguito degli atleti. Oggi qui c’erano mariti, fidanzati, genitori, parenti vari e venditori di tappeti” ha dichiarato il direttore tecnico alla Gazzetta dello sport,  attaccando, non direttamente, il mental coach Roberto Re, da anni spalla della Rossi.

Se la disciplina regina si è riscattata grazie all’eterno Giovanni Pellielo (anche qui tuttavia non sono mancate le polemiche), è rimasto a secco il double trap con Davide Gasparini a tre piattelli dalla possibile semifinale.  È risultata decisiva invece una seconda serie da dimenticare per le skettiste tricolori. Un 20/25 di Chiara Cainero e due 22/25 di Diana Bacosi e Katiuscia Spada sono risultati infatti determinanti per non entrare tra le migliori sei. Florido come sempre infine il settore junior che festeggia gli ori di Valerio Palmucci (skeet), Alessia Iezzi (trap) e l’argento di Luca Miotto sempre nel trap.

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francesco.drago@oasport.it

2 Commenti

1 Commento

  1. ale sandro

    18 Settembre 2015 at 13:31

    Di sicuro le azzurre del trap non potranno dir nulla contro il c.t. Pera, che ha dato loro l’ennesima occasione per qualificarsi a Rio, sacrificando la Stanco di gran lunga la migliore in questa fase del quadriennio, in un campionato mondiale casalingo davvero poco lusinghiero per i senior azzurri. Meglio qua che a Rio, per tutte e tre le specialità, senza dimenticare che le pochissime note liete sono state molto positive, sia per chi si conferma in eterno ormai 😀 , sia per chi sta iniziando , speriamo, una brillante carriera nel segno della continuità familiare.

    • Gaiacave

      18 Settembre 2015 at 16:05

      Esatto…. meglio qua che a Rio, dove spero e penso si potrà fare di più….

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