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Rugby, Mondiali 2015: sogni infranti per l’Italia. La Francia abbatte gli azzurri 32-10

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L’esempio da seguire era quello del Giappone, di poche ore fa. Ma a Twickenham è andata in scena tutt’altra partita. L’Italia vede infrangersi contro la solidità e il cinismo della Francia gran parte dei suoi sogni ai Mondiali 2015, distrutti dai transalpini con un perentorio 32-10 di fatto mai in discussione. Gli azzurri pagano oltremodo la troppa indisciplina dimostrata nel corso di tutta la partita, che ha spianato la strada a dei Bleus non irresistibili, ma semplicemente in grado di sfruttare in pieno i regali italiani e le grandi occasioni create. I quarti di finale, ora, sono praticamente un miracolo.

La prima azione è dell’Italia, ma non va a buon fine sull’out sinistro. La Francia, invece, punge fin da subito. La mischia mette subito sotto gli azzurri (che perdono Masi). ma Michalak non centra i pali, anche se il numero 10 sblocca il punteggio poco dopo sempre a causa di un fallo italiano. L’abbrivio è tutto per i transalpini, che muovono bene il pallone da una parte e dall’altra e trovano la superiorità al largo, sfruttata da Nakaitaci. Joubert prima convalida, poi il TMO ritorna sui suoi passi ed annulla, concedendo una punizione facile a Michalak per il 6-0. La Banda Brunel non subisce il colpo, lo assorbe e si riversa in avanti anche con ottima qualità ma con idee ad intermittenza. La più brillante è di Ghiraldini, che sfonda fin dentro i 22 anche se sul proseguimento i francesi arginano bene e bloccano l’avanzata azzurra. Allan avrebbe l’occasione di accorciare, ma sbaglia da posizione favorevole. Il ritmo non è esaltante, anzi, e solo dalla mischia i francesi guadagnano un’occasione da punti: Michalak però sbaglia. Italia che al solito è poco attenta in attacco, oltre a non avere grande inventiva. E la sola grinta non può bastare, anche perché la difesa francese è disciplinata e non concede grande spazio. Nemmeno quella italiana, ma un fallo degli azzurri spunta sempre. Michalak, al 28`, fa infatti 9-0. Sei minuti più tardi Tommaso Allan ha la seconda chance del match per sbloccare il tabellino e questa volta non sbaglia, ma i galletti rispondono pan per focaccia. Prima Spedding dalla lunga distanza e poi Michalak (38′ e 40′) da posizione angolata raddoppiano il gap precdente, portando il punteggio sul 15-3 alla fine del tempo.

Il leitmotiv, già al primo minuto della ripresa, non cambia. Altro fallo azzurro, per fuorigioco, e altro piazzato di Michalak per il 18-3. L’Italia di fatto è ancora negli spogliatoi con la testa, Nakaitaci vola letteralmente sull’out sinistro per 40 metri e trova la sponda di Guirado. Il tallonatore non arriva a schiacciare, ma sul prosieguo Michalak inventa un grubber sublime che Slimani converte nella prima meta per il 25-3. Gli azzurri lì per lì subiscono il colpo, ma col passare dei minuti trovano la forza per reagire e attaccano finalmente con decisione. Da una penaltouche, con la maul l`Italia arriva a pochi centimetri dalla meta, Gori sembra marcare ma il TMO dice no. Gli azzurri però restano in attacco, ragionano e lo stesso Ugo trova all`ala Venditti con un bel passaggio all’altezza che vale il 25-10 al 52`. Gli azzurri alzano l’intensità ma non la accompagnano ad un’adeguata precisione nelle scelte offensive, cosa che fa perdere fiducia agli azzurri. Quando i Bleus tornano ad affacciarsi, infatti, l`Italia risente della stanchezza e concede metri ai francesi, che alla fine chiudono definitivamente il match con la meta di Nicolas Mas del 32-10. Gli azzurri provano a reagire negli ultimi dieci minuti, con tanto cuore ma anche con poca testa. E l’ultimo assalto è un nulla di fatto.

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