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MotoGP, Gran Premio di Aragón 2015: ad Alcañiz va in scena il quattordicesimo round della sfida Rossi – Lorenzo

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La battaglia per il titolo di MotoGP ri-sbarca in Spagna, più precisamente nella comunità autonoma dell’Aragona. La terra che fu di re Ferdinando II “Il Cattolico”, colui che, fra la tante altre cose, scacciò definitivamente i musulmani dalla penisola iberica, governò il Sud Italia e spedì Cristoforo Colombo dritto dritto verso la gloria eterna… Mica poco.

Ma torniamo con la mente e i racconti al 2015, classe regina del Motomondiale. Il Gran Premio di San Marino è andato in archivio con la vittoria di Marc Marquez in una delle gare più caotiche della storia del Campionato, con Jorge Lorenzo tradito dalla troppa foga e con il suo compagno di squadra nonché rivale per il titolo Valentino Rossi capace di portare il suo vantaggio nella classifica iridata a 23 punti, nonostante una gara non impeccabile. Dopo Jerez e Montmeló, la lotta per la corona ritorna quindi in Spagna (accadrà per la quarta volta in stagione con l’ultimo GP della comunità valenciana), ad Alcañiz, per il quattordicesimo round della sfida iridata tra i due piloti Yamaha. Con cinque gare ancora da disputare, ogni round sarà una finale.

La gara sul tracciato Ciudad del Motor de Aragón, noto anche come Motorland Aragón, ha fatto il suo ingresso nel calendario del Motomondiale solo nel 2010. La pista è storicamente terreno di caccia per i padroni di casa, che possono vantare undici vittorie su quindici gran premi disputati in tutte le classi. Si tratta di uno dei due circuiti, insieme ad Austin, su cui Valentino Rossi non ha mai vinto, anzi, il Dottore ha qui un solo podio all’attivo (terzo nel 2013). L’anno scorso, dopo essere scattato dalla sesta casella della starting grid, è rimasto vittima di una caduta dopo appena tre giri. È stata quella l’ultima volta che Rossi non è riuscito a finire una gara e l’ultima fuori dal podio prima di Misano 2015. Nel GP della passata stagione, è stato proprio il suo team-mate Jorge Lorenzo a conquistare la vittoria, in una gara caratterizzata dal “flag to flag”, la regola introdotta nel 2006 solo per la MotoGP per ovviare al problema delle gare interrotte causa pioggia. Il maiorchino è salito sul podio in quattro delle cinque occasioni in cui ha corso ad Aragón ed il suo peggior risultato qui è il quarto posto del 2010. I precedenti fanno tutti pensare ad una disputa da sfavorito per il tavulliese, però, ormai si sa, è proprio quando il gioco si fa duro che Rossi tira fuori il meglio di sé.
Alla vigilia Jorge ha arditamente – ma legittimamente – dichiarato: “L’unico obiettivo ad Alcañiz sarà vincere! Ciò non significa essere condannati a vincerle tutte, non dobbiamo diventar matti a tutti i costi, tuttavia, sarà importante arrivare sempre davanti a Valentino, anche nel caso in cui Marquez sia superiore su qualche pista. Ci sono state due gare bagnate, ma io sull’asciutto sono più forte e se non pioverà ancora, il titolo è ancora possibile”.

Il guanto di sfida è abbondantemente lanciato, quindi, fuori i secondi e buon divertimento!

 

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