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Nuoto, Mondiali Kazan 2015, Pellegrini: “Vivrò la mia gara con leggerezza”, Butini: “Migliorare Barcellona 2013!”

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Un’Italia del nuoto determinata quella che si presenta al Mondiale di Kazan 2015, vogliosa di migliorare le prestazioni dei campionati iridati di Barcellona e approcciare alla competizione nel modo giusto. Uno spirito comune che si intuisce da quando dichiarato dal ct della Nazionale Cesara Butini, come riportato dal sito della FIN: L’obiettivo è migliorare il numero di medaglie di Barcellona con le conferme sul podio – a prescindere dal piazzamento – di Federica Pellegrini nei 200 stile libero e Gregorio Paltrinieri nei 1500 e i dodici finalisti. Mi piacerebbe vedere la staffetta femminile 4×200 sul podio perchè ne ha le potenzialità e una 4×100 stile libero maschile aggressiva. Schiereremo le stesse formazioni sia in batteria sia in finale: Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini; Erika Ferraioli, Silvia Di Pietro, Federica Pellegrini e Laura Letrari. Riguardo Pellegrini l’ho trovata in forma come alla vigilia dei campionati mondiali di Shanghai quando era allenata da Philippe Lucas; mi ha stupito in collegiale perfino quando l’ho vista nuotare a delfino al Centro Federale di Ostia alla vigilia della partenza per Kazan. E’ lucida e solida. L’ 1’55” dell’Open de Paris Vicky è una forte spinta ed incute timore alle avversarie: una si è già defilata, la svedese Sarah Sjostroem. Paltrinieri ha lavorato tutto l’anno per confrontarsi con il cinese Sun Yang e con l’australiano Mack Horton con cui ha condiviso anche un periodo di lavoro a Melbourne. E’ pronto. Negli 800 sarà più difficile lottare per le medaglie. Per quanto riguarda la scelta del secondo centista ho deciso secondo il ranking ed il percorso tecnico: Dotto ha il miglior tempo stagionale rispetto a Magnini. E’ stata una scelta difficile. Abbiamo deciso di portare una squadra allargata anche all’indomani dei risultati delle Universiadi che hanno inserito alcuni ragazzi nella top ten stagionale. Poi abbiamo implementato le staffette con l’obiettivo di conquistare tutte le carte olimpiche e selezionato alcuni giovani in vista delle Olimpiadi del prossimo anno”. 

Venendo ad uno dei leader del gruppo, alias Federica Pellegrini, la pluri-campionessa mondiale e olimpica ha chiarito il suo programma agonistico e quali sono le prospettive personali e di squadra: “Valuterò se nuotare i 100 stile libero solo dopo i 200 perchè la gara è lo stesso giorno della staffetta 4×200. Romperò il ghiaccio con la staffetta 4×100 sl per entrare subito in gara e provare la vasca. Dopo i 200 sl sono a disposizione della squadra per le staffette miste che sono divertenti, ma hanno una valenza tecnica minore. Abbiamo provato la vasca. Per ora l’acqua è calda, ma ci hanno assicurato che finito il sincro sarà raffreddata. Non credo cadranno molti record mondiali: difficile nei 200 stile libero, quasi impossibile nei 400 con Katie Ledecky che lo ha abbassato già di molto. In relazione ai 200 penso che le americane Ledecky e Missy Franklin si siano un po’ nascoste durante l’anno per poi arrivare qui al top; non penso che Ledecky sarà stanca anche se il giorno prima ha i 1500 sl. Femke Heemskerk ha il primo tempo stagionale; è lei la favorita. Lo scorso anno ha acquisito sicurezza. A livello psicologico dubito che mi soffra, visto che ci conosciamo e gareggiamo insieme da tanti anni anche se ho sempre vinto i confronti diretti. Sono fiduciosa del lavoro svolto e dei tempi di avvicinamento. Il primato personale in tessuto di 1’55” nuotato a Vichy mi ha sorpreso. Desidero vivere la gara con molta leggerezza senza patemi e senza pensare che è l’ultimo campionato mondiale. Riguardo la staffetta 4×200 sl sono ottimista; arriviamo con il titolo europeo che ha cementato ancora più il gruppo. Il quarto posto di Roma 2009 resta il miglior risultato e per superarlo tutte dovremo migliorare”. 

Per quanto concerne la vera punta di diamante di questa spedizione, Gregorio Paltrinieri, l’atleta carpigiano si è mostrato fiducioso e voglioso di competere in acqua con i suoi rivali più qualificati: “Ho voglia di gareggiare, come tutte le grandi vigilie internazionali. Sebbene il 1500 sl rimanga la “mia” gara ho desiderio di testarmi sugli 800 sl. Già dalla batteria voglio valutare le mie possibilità. Mi sono allenato tanto e bene e non nego le aspettative. Ho incrociato Sun Yang e Mack Horton, con cui mi sono allenato a Melbourne, e mi hanno confermato di esser pronti. Saranno due avversari fortissimi, soprattutto il cinese nei 1500 e l’australiano negli 800. Ho avuto buone sensazioni in acqua. Arrivare tra i favoriti per il titolo mondiale nei 1500 mi stimola; credo tutto il podio scenderà sotto i 14’40. Per svagarmi ho portato la mia solita musica e un libro giallo, l’attesa è tanta e in testa ho un tempo che spero e raggiungere”.

Oltre che per la “divina” sarà l’ultimo atto anche per Filippo Magnini, molto concentrato sulle sorti della staffetta veloce: Sarà il mio ultimo mondiale, a 33 anni, e spero di qualificarmi alle Olimpiadi del prossimo anno quando chiuderò la carriera. Se mi avessero detto vent’anni fa che avrei fatto il 10% di quello che ho fatto, non ci avrei creduto. Mi diverto e mi piace ancora allenarmi. Considerando i tempi nei 100 sl di quest’anno, i finalisti di Kazan avrebbero faticato con il Magnini di 10 anni fa. Non mi pesa continuare, il gruppo mi ha stimolato e una staffetta così forte mi permette di andare avanti con fiducia. Non è stato un avvicinamento facile al mondiale, le decisioni spettano al cittì ma mi dispiace non partecipare ai 100 perchè era la mia ultima possibilità iridata. Riguardo la staffetta 4×100 penso che la Francia e la Russia siano inarrivabili, ce la giocheremo con Usa, Brasile e l’Australia”.

4×100 che è il principale obiettivo anche per Luca Dotto: La staffetta veloce è il mio obiettivo principale. In gruppo possiamo dire la nostra, più che individualmente. Sono felice della scelta di iscrivermi nei 100 ma sarei rimasto tranquillo anche se il cittì avesse optato per Filippo. Io e Pippo siamo amici e riusciamo a scindere l’aspetto professionale da quello personale. Adesso penso solo ad andar forte e ad aprire la staffetta per lanciarla verso qualcosa che meritiamo. Nella gara individuale punto alla finale e poi giocarmela per la terza volta di seguito ai mondiali”.

Chiosiamo con Marco Orsi e le sue aspettative inerenti le sue gare e i cambiamenti apportati quest’anno in ottica Rio 2016: Il 50 stile libero mi viene più naturale. Da Londra in poi riesco a nuotare bene anche la distanza doppia. Tutto il lavoro è finalizzato alle Olimpiadi. Questo mondiale è importantissimo perchè ho gareggiato molto negli ultimi mesi per abituarmi alla fatica e allo stress del confronto continuo. Bisognerà far bene già dalle batterie altrimenti si rischia di non passare. Ho cambiato molto durante la stagione, Lo psicologo Mirco Mazzoli mi sta aiutando tanto nell’approccio alla gara, lavorando soprattutto negli allenamenti che ora vivo come se fossero gare”.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Foto di Enrico Spada

Twitter: @Giandomatrix

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