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Nuoto, Mondiali 2015 Kazan. Il pagellone della settima giornata

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GREGORIO PALTRINIERI 8: batteria in scioltezza ma con il miglior crono. Dà l’impressione di essere pronto alla grande sfida con Sun che gioca a nascondino, staccandosi a 300 metri dalla fine. Di sicuro ha raggiunto una padronanza dei propri mezzi ed una solidità da grande campione e domani deve provare a salire l’ultimo gradino.

MARCO ORSI 7.5: è quinto al mondo nei 50 che sono la sua gara. Il percorso di crescita del bolognese passa da qui. Per l’exploit che, oggettivamente, poteva essere il terzo gradino del podio, serviva un crono che forse aveva nelle braccia e nelle gambe otto mesi fa ma non oggi. Mette assieme tre gare di assoluto spessore, su livelli di eccellenza e poi si prende anche lo sfizio di nuotare 48”7 in apertura di staffetta. Il miglior Mondiale per il “bomber”!

FILIPPO MAGNINI 5.5: spento, stanco, un po’ svuotato. Non è il “Magno” di domenica scorsa e forse non crede nemmeno tanto in questa staffetta 4×100 mista. Svolge il suo compitino ma all’apparenza non ci mette il cuore di altre volte.

FEDERICA PELLEGRINI 5.5: idem come sopra. E’ vero che i 100 non sono la sua specialità, è vero che due giorni come mercoledì e giovedì pesano sulle gambe e sulla testa anche delle grandi campionesse, però da lesi ci si aspetta sempre quel guizzo che stavolta non arriva.

ERIKA FERRAIOLI 5.5: finisce male un Mondiale di troppi bassi e pochissimi alti per la donna jet che aveva strabiliato lo scorso anno. La condizione non c’è. Illude e si illude al mattino in staffetta ma poco prima era uscita malamente in batteria nei 50 stile libero dove bastava un tempo non incredibile per superare il turno. Al pomeriggio fa il suo ma non scende sotto il 54” lanciato. Sarebbe comunque cambiato poco perché la medaglia era lontana più di un secondo e mezzo.

MARTINA CARRARO 7: esordisce ad un Mondiale con il record italiano dei 50 rana a 30”83. Niente male la bolognese che poi al pomeriggio si guarda un attimo attorno e, di fronte a 11 mila persone, non riesce a ripetersi sui livelli del mattino che le permetterebbero di entrare in finale in carrozza. Peccato ma qui siamo di fronte ad un’atleta in forte ascesa da tenere d’occhio in vista dei prossimi appuntamenti internazionali. Un segnale che gli effetti negativi di Gwangju si stanno esaurendo.

ARIANNA CASTIGLIONI 6.5: bella al mattino. Sfiora il record italiano appena migliorato dalla compagna di squadra e si qualifica per le semifinali, dove poi non riesce ad esprimersi al meglio. Una costante, l’altalena di prestazioni, di un Mondiale comunque da ricordare per la lombarda che ha bisogno di incamerare esperienza per crescere ancora e potersela giocare ai massimi livelli.

SILVIA DI PIETRO N.G.: era partita forte, fortissimo, con un paio di 100 da urlo nella staffetta veloce domenica scorsa, poi la condizione è andata in calando soprattutto per via di un attacco influenzale che l’ha colpita ieri. Riponeva aspettative e speranze in questi 50 stile libero nei quali aveva fatto molto bene negli ultimi tempi ma era svuotata di energie e non merita voti negativi.

SIMONE SABBIONI 6.5: piace soprattutto l’atteggiamento del dorsista romagnolo che scende in vasca senza timori reverenziali e se la gioca sempre, dando tutto quello che ha. Quello che ha non è abbastanza a oggi per puntare ad una finale mondiale ma per l’ennesima volta va vicinissimo al personale e si migliora al pomeriggio rispetto al mattino. Le potenzialità ci sono…

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