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Atletica

Atletica, Mondiali 2015 – Italia inabissata: Tamberi, tre nulli a 2.29. Ottavo posto, 0 medaglie

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L’Italia è sprofondata definitivamente ai Mondiali 2015 di atletica leggera. Gianmarco Tamberi non fa sognare il pubblico di Pechino (e quello che lo seguiva alle nostre latitudini) e non riesce mai a scavalcare quota 2.29 nela Finale di salto in alto: tre nulli a una misura tutt’altro che superlativa e superabile da un ragazzo che in stagione aveva realizzato il record italiano (2.37, terza prestazione mondiale in questo 2015).

Proclami di guerra da parte del marchigiano nell’ultimo periodo, caduti letteralmente nel vuoto. Richieste di clap da parte dei 90mila dello Stadio Olimpico a quote davvero imbarazzanti per il livello attuale dell’alto mondiale (applausi richiesti per 2.20…). Un atteggiamento istrionico e sbarazzino che non ha pagato e che è anche risultato troppo sopra le righe per quanto si è visto poi effettivamente in pedana.

Gianmarco Tamberi si ferma all’ottavo posto (in coabitazione con lo statunitense Kynard) grazie al 2.25 saltato al primo tentativo (in precedenza un 2.20 rischioso), sbagliando poi il 2.29 di un soffio al terzo tentativo. È comunque il primo azzurro a entrare tra i migliori 8 in pista a Pechino: magrissima consolazione.

L’Italia chiude così questa rassegna iridata con 0 medaglie (come a Berlino 2009, peggior risultato di sempre), solo 4 finalisti (cioè atleti finiti tra i migliori otto, anche questo è il peggior risultato della nostra storia) e 11 miseri punti raccolti (5 da Pertile, 4 da Palmisano, 1 da Meucci e 1 da Tamberi). Davvero un’ecatombe.

 

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