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Ciclismo

Tour de France 2015 – Riposo per i big. Come stanno i Magnifici 4? Quando si torna ad attaccare?

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Dopo l’apertura con le lancette, le trappole del vento nei Paesi Bassi, il Muro di Huy e le insidie del pavè, il Tour de France si prende un momentino di pausa.

Quattro tappe scoppiettanti che hanno già delineato la classifica. Chris Froome è già in maglia gialla (virtuale s’intende, quella reale è sulle spalle di Tony Martin dopo la staffilata di ieri), Vincenzo Nibali inizia la difesa del titolo con 1’38’’ di distacco, Alberto Contador si è coperto, Nairo Quintana è sembrato poco pimpante.

 

Il britannico sembra davvero in formissima, lo Squalo ha pedalato bene sulle pietre ma la iella di domenica lo ha attardato, il Pistolero ha adottato la sua consueta tattica anche se non sembra essere al top, il colombiano per il momento è un punto di domanda pronta a trasformarsi in esclamativo.

Siamo solo all’inizio di questa Grande Boucle, c’è spazio e tempo per stravolgere tutto ma abbiamo già avuto delle importanti indicazioni in vista del futuro.

Soprattutto a livello di squadra. Si è già capito che questa non è l’Astana del 2014: sfacelo totale a Zelande, ieri un buon lavoro ma non incisivo quanto ci si poteva aspettare. Tinkoff e Sky sembrano un mezzo gradino sopra ma staremo a vedere quando si salirà sulle montagne.

 

Già perché ora il plotone entra nel cuore della settimana che non sarà intensissimo. Oggi il primo annunciato volatone: le ruote veloci sono pronte a darsi battaglia ad Amiens come venerdì pomeriggio quando il gruppo arriverà a Fougères.

Nel mezzo (giovedì 9 luglio) la curiosa tappa di Le Havre. Il traguardo è posto in cima alla Cote d’Ingouville: 850 metri al 7%. L’ideale trampolino di lancio per gli scattisti ma attenzione che qualche big potrebbe piazzare la stoccata. Occhio agli abbuoni, i secondi sul campo saranno pochi (se ci saranno) ma potranno avere un peso psicologico importante.

 

Nel weekend si inizierà a muoversi sul serio. Sabato il Mur de Bretagne: 2000 metri al 7% con una parte iniziale davvero dura. Non può considerarsi un arrivo in montagna a tutti gli effetti ma darà le prime vere indicazioni su questo terreno.

Le carte inizieranno a sparigliarsi domenica pomeriggio con la tanto temuta cronometro a squadre. 28km per giungere a Plumelec con tre cotes insidiose: qui non si scherza.

Poi il giorno di riposo e si festeggerà il 14 luglio sui Pirenei, ma questa è tutta un’altra storia.

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