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Judo, Grand Slam Tjumen’: Takajo guida il tris giapponese, Azzurre ai piedi del podio

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Nonostante la grande attesa per i judoka di casa, il Grand Slam di Tjumen’ 2015 si è aperto nel segno del Giappone, con i judoka nipponici che hanno conquistato tre titoli sui tatami della località siberiana.

Reduce dalla medaglia d’oro dei Campionati Asiatici, Tomofumi Takajo ha approfittato di questo appuntamento per marcare punti importanti nella categoria 66 kg, dove il posto di numero uno nipponico spetta al tre volte campione iridato Masashi Ebinuma. Il ventitreenne, già vincitore del Grand Slam di Tokyo nel 2011 e nel 2015, ha conquistato una nuova medaglia d’oro sconfiggendo per waza-ari il kazako Gabit Yessimbetov. Le medaglie di bronzo sono andate al padrone di casa Yakub Shamilov ed al mongolo Altansukh Dovdon. Per i colori azzurri, Emanuele Bruno ha ceduto al primo turno contro il russo Iman Sultanov, mentre Elio Verde ha superato il saudita Sulaiman Hamad, ma è poi stato eliminato proprio da Takajo.

Il secondo titolo giapponese è arrivato nella categoria 60 kg, dove il ventiquattrenne Shinji Kido ha bissato il successo dell’anno scorso imponendosi per ippon sul britannico Ashley McKenzie, mentre sul terzo gradino del podio sono saliti i kazaki Aibek Imashev ed Askhat Telmanov. L’azzurro Carmine Di Loreto ha battuto per yuko il mongolo Amartuvshin Bayaraa prima di cedere per waza-ari al rappresentante di Taipei, Tsai Ming-Yen.

In questa prima giornata hanno combattuto anche gli atleti della categoria 73 kg, si è imposto a sorpresa il ventiseienne russo Uali Kurzhev. L’idolo locale ha sconfitto ai quarti di finale il numero uno del tabellone, il mongolo Nyam-Ochir Sainjargal, mentre in finale ha inflitto uno yuko al francese Guillaume Chaine. Sul gradino più basso del podio troviamo il tedesco Igor Wandtke ed il più atteso dei russi, Musa Mogushkov. Da notare che Wandtke aveva eliminato per ippon Marco Maddaloni al primo turno.

Passando al settore femminile, la russa Julia Figueroa ha beffato le russe nella categoria 48 kg. La ventiquattrenne si è imposta nel suo primo Grand Slam sconfiggendo nell’ordine Alesya Kuznetsova, Irina Dolgova e, in finale, Kristina Rumyantseva per ippon. La Russia ha comunque festeggiato tre medaglie, visto che Kuznetsova e Dolgova hanno poi ottenuto il bronzo. La quarta russa, Nataliya Kondratyeva, ha invece eliminato in appena trentotto secondi Valentina Moscatt.

A trentatré anni, la portoghese Joana Ramos ha ottenuto uno dei risultati più importanti della sua carriera, aggiudicandosi il primo posto nella categoria 52 kg. L’esperta lusitana si è imposta per waza-ari sulla cinese Ma Yingnan, ma la vittoria più importante è stata certamente quella dei quarti di finale contro la campionessa europea Andreea Chițu (Romania), solamente settima. In terza posizione hanno invece chiuso la tedesca Mareen Kräh e l’israeliana Roni Schwartz, con quest’ultima che aveva battuto per yuko Odette Giuffrida agli ottavi di finale.

La terza medaglia d’oro giapponese è arrivata nella categoria 57 kg, dove il successo ha sorriso ad un’atleta giovane come Tsukasa Yoshida, classe 1995, già medagliata di bronzo all’ultimo Grand Slam di Tokyo. Yoshida ha affrontato una difficile finale contro la rumena Corina Caprioriu, accreditata della testa di serie numero uno, ma sconfitta per yuko. Giulia Quintavalle ha disputato un buon torneo, battendo la russa Tatiana Khomentovskaia e la serba Jovana Rogić, prima di essere battuta ai quarti di finale da Caprioriu per un solo shido di differenza. La campionessa olimpica di Pechino 2008 ha poi sconfitto ai ripescaggi l’altra russa Tatiana Kazenyuk per yuko, ma il podio le è poi stato sottratto dalla canadese Catherine Beauchemin-Pinard con un ippon. L’altro bronzo è andato al collo dell’olandese Sanne Verhagen.

L’ultima categoria in gara quest’oggi era la 63 kg, dove la finale ha messo di fronte due judoka mongole: la ventinovenne Munkhzaya Tsedevsuren, vincitrice del titolo continentale asiatico quest’anno in Kuwait, ha avuto la meglio sulla compagna di nazionale Tserennadmid Tsend-Ayush per uno shido di differenza (tre gialli a due). Tra le azzurre più attese, Edwige Gwend ha raggiunto le semifinali grazie alla vittorie sulla britannica Gemma Howell e sulla svedese Anna Bernholm, ma successivamente ha perso contro Tsend-Ayush e soprattutto con l’israeliana Yarden Gerbi, che si è così presa il bronzo con un ippon. Sul podio anche Alice Schlesinger, anche lei israeliana ma oramai rappresentante della Gran Bretagna.

Nella giornata di domani saranno protagoniste le altre sette categorie di peso: per le donne saranno sul tatami Giulia Cantoni (70 kg), Assunta Galeone (78 kg) ed Elisa Marchiò (+78 kg), mentre tra gli uomini l’Italia sarà rappresentata dal capitano Antonio Ciano (90 kg), da Walter Facente (90 kg) e da Domenico Di Guida (100 kg). L’unica categoria senza azzurri al via sarà la +100 kg maschile.

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Immagine. IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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