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Ginnastica, UFFICIALE: Team Olimpici ridotti a 4 atlete! Rivoluzione (pazza) avvenuta

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A Melbourne (Australia) il massimo Consiglio della Federazione Internazionale di Ginnastica ha scelto. La rivoluzione del processo di qualificazione alle Olimpiadi è ufficiale.

Ora è ufficiale: i Team Olimpici saranno ridotti a sole 4 atlete! Le 12 squadre che staccheranno il pass per l’edizione di Tokyo 2020 potranno portare in Giappone solo quattro ginnaste, contro le attuali cinque (che saranno mantenute naturalmente per Rio 2016).

 

Dunque team più piccoli, competizione a squadre sminuita. Sarà attuato un format 4-4-3 (quattro atlete su tutti gli atleti, verranno presi in considerazione solo i tre migliori punteggi), contro l’attuale 5-4-3 (e 5-3-3 in Finale).

Per porre rimedio a questa pazzia, contestata da tutti i media e da diversi addetti ai lavori, è stata data la possibilità ai Paesi più forti di portare un massimo di 6 atlete: 4 componenti la squadre e 2 individualiste (all-arounder o specialiste), ma queste ultime dovranno qualificarsi attraverso i circuiti di Coppa del Mondo o tramite i vari Campionati Continentali (Europei, Pan-Am, Giochi Asiatici, African Games).

Naturalmente la possibilità di qualificarsi a livello individuale viene data a tutti gli atleti del Pianeta, che potranno staccare il pass a cinque cerchi tramite le competizioni sopra citate.

Maggiori dettagli su calendari, gare specifiche di qualificazioni e sulle formule verranno diffusi nei prossimi giorni.

 

Possiamo solo dire che la votazione non è stata assolutamente complessa e che pochi membri del consiglio si sono opposti. Tra questi anche Steve Butcher, rappresentante degli USA, il primo a dare la comunicazione attraverso i sui social network privati.

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    15 Maggio 2015 at 14:45

    Sembra che si voglia a tutti i costi spingere verso la polivalenza in tanti sport, mentre la specializzazione pare che quasi quasi porti fastidio. Ogni tentativo di ridurre i partecipanti di una nazione competitiva porta, per me, anche un impoverimento tecnico. Comincio a credere all’ipotesi di un futuro olimpico (magari ancora lontano, magari no) ,basato sui “giochi di settore” tipo Campionati mondiali sport acquatici o World Combat Games o sulla falsariga degli European Sport Championships del 2018. Di sicuro non ci sarebbe mai il rischio di vedere tanti atleti competitivi a casa, con qualificazioni e/o restrizioni esagerate nel contingente.

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