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Ginnastica, pronta per un weekend rivoluzionario? Si decide il futuro, cambio di regolamento in arrivo…

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La ginnastica artistica attende un weekend cruciale per le sue sorti. Il futuro della Polvere di Magnesio è nelle mani del Consiglio della Federazione Internazionale che nel prossimo fine settimana (15-17 maggio) si riunisce a Melbourne (Australia) per prendere decisioni fondamentali.

Una su tutte: come ci si qualificherà alle Olimpiadi del 2020? Un intero quadriennio, quattro anni di fatica, di sudore, di tattiche, strategie e allenamenti si concentreranno su quei due giorni, affidati a un gruppo di uomini che ha sulle proprie spalle il peso di tantissimi sportivi.

 

Si voterà per rivoluzionare completamente la marcia di avvicinamento alla rassegna a cinque cerchi. Un punto focale, su tutti: le squadre dovrebbero essere ridotte a soli 4 membri!

Dai 7 di vent’anni fa si dovrebbe così passare, sempre secondo chi avanzerà questa stramba proposta, a una riduzione esagerata. Così i vari CT potranno portare sei ginnaste ai vari Mondiali (a meno che non decidano di rivedere anche il numero di partecipanti alla rassegna iridata) e poi dovranno ulteriormente scegliere. Già era difficile fare dei progetti e delle programmazioni con cinque posti a disposizione, figuriamoci con quattro.

Certo le Nazioni che avranno già qualificato la squadra potranno aggiungere altre due atlete, ma queste gareggeranno esclusivamente da individualiste e soprattutto dovranno avere ottenuto la qualificazione nominale attraverso i meccanismi previsti dal nuovo regolamento. Considerando che vigerà ancora la stupida regola dei passaporti…

 

Questa riduzione è stata proposta per permettere agli individualisti/specialisti di qualificarsi più facilmente ai Giochi Olimpici e per garantire che tutti i continenti siano rappresentati. La nostra analisi critica e la posizione di OA è ben nota: clicca qui per conoscerla.

Il fronte del no si è alzato in maniera unanime da media e atleti, ma si sa che a decidere sono i piani alti e alla loro lucidità si affida il cambiamento del processo di qualificazione.

 

Non si sa quante saranno le squadre ammesse (teoricamente sempre 12), si conosce solo il numero di posti a disposizione: 98 per le donne, altrettanti per gli uomini (la decisione è del Comitato Olimpico Internazionale, da lì non ci si schioda di una virgola).

Detto della riduzione delle squadre, ci sono altre grandi novità in ballo, fortunatamente più positive e appetibili. Si propone, infatti, che alcuni pass olimpici vengano assegnati attraverso i vari tornei continentali (Europei, PanAmericani, Giochi Asiatici, African Games) e attraverso le classifiche di Coppa del Mondo. In questo modo il processo di qualificazione non si concentrerà solamente su due gare: il Mondiale dell’anno pre-olimpico e il Test Event che precede di alcuni mesi il grande appuntamento.

 

Al termine del weekend arriverà il responso ufficiale e la proposta concreta del nuovo processo di qualificazione che verrà poi comunicata nelle prossime settimane.

Comunque vada questa sarà l’ultima grande azione di Bruno Grandi, vero rivoluzionario a capo della Federazione Internazionale. Il Presidente, sulla cresta dell’onda da un ventennio, lascerà dopo Rio 2016. Fu lui a togliere il 10 perfetto e a introdurre il nuovo sistema del punteggio, il suo cambiamento più grande.

 

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