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Vela, Coppa del mondo Hyeres: il ritorno di Zandonà-Trani

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Zitti zitti ce li siamo trovati in zona podio al termine della prima giornata. Podio che è rimasto alla portata sino a sabato, quando qualche piazzamento oltre la 15^ piazza di troppo ha relegato gli azzurri a un comunque grandissimo ottavo posto. L’avvio che non ti aspetti nei 470, classe avara di soddisfazioni negli ultimi tempi che potrebbe invece rilanciarsi in chiave Rio 2016 con due vecchietti terribili ritrovatisi proprio nel 2015.

Era il 25 settembre del 2003 quando Gabrio Zandonà e Andrea Trani conquistarono l’oro ai Campionati del mondo di Cadice. In testa dalla prima all’ultima regata, l’equipaggio della Marina Militare terminò davanti agli australiani Wilmot-Page e agli spagnoli Martinez Doreste-Wood. Una medaglia storica per il 470 azzurro, nuovamente iridato 18 anni dopo il successo di Tommaso Chieffi.

Insieme ad Atene 2004 e Pechino 2008,  gli azzurri, entrambi classe 1977, decisero di prendere strade diverse: Zandonà sfiorò la medaglia a Londra 2012 con Pietro Zucchetti, facendo poi più di un pensiero alla nuova classe Nacra 17, da lui testata a partire dal 2013. Diverso il percorso di Trani che dopo alcune stagioni a bordo del Melges 20 3Menda di Federico Albano, era tornato al suo vecchio amore a fine 2013 insieme a Giulio Desiderato. Avventura terminata tuttavia dopo un anno in cui i risultati tardavano ad arrivare.

A Hyeres il silenzioso ritorno della collaudata coppia ha portato subito un grande risultato e la speranza di poter ancora qualificare il 470 alle prossime Olimpiadi. E se fossero ancora loro a provare a vincere una medaglia a Rio?

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francesco.drago@oasport.it

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