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Tuffi, World Series 2015 – Cagnotto, Abel e Ware: sfida a tre dietro la Cina

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Pechino, la città proibita. È il titolo dell’autobiografia del fiorettista italiano Andrea Baldini, scritta con Marisa Poli, riguardo l’oscura vicenda di doping che fece saltare al livornese l’Olimpiade del 2008. E, seppur in tono minore, potrebbe essere anche un titolo azzeccato per descrivere il rapporto di Tania Cagnotto con la ultime due tappe delle World Series, edizioni 2014 e 2015, nella capitale cinese. Sfortuna, tanta sfortuna.

Un anno fa il tuffo nullo in semifinale che le costò l’accesso all’atto conclusivo, sabato mattina l’errore nel doppio e mezzo ritornato (ha sbattuto i piedi sulla tavola) che da seconda l’ha retrocessa quinta in una gara tostissima che l’azzurra stava gestendo al meglio. 296.15 punti e niente finale, ancora una volta. Finale che ha premiato le stratosferiche padrone di casa, con Shi Tingmao imprendibile ed He Zi subito dietro, con l’argento individuale bissato dal primo e storico oro nel sincro misto con Chen Aisen. La nuova specialità lanciata dalla Fina ha visto anche il Canada protagonista, con Jennifer Abel – la tuffatrice più potente dell’intero panorama internazionale femminile e non a caso l’unica che porta in programma un coefficiente 3.4 – seconda insieme a François Imbeau-Dulac. La strada sembra segnata: affiancare la donna con più forza all’uomo più elegante, per equilibrare perfettamente le ovvie differenze fisiche.

Canada, dicevamo. Da qui a Kazan e Rio (ma non è una novità), Tania Cagnotto dovrà tenere a bada soprattutto le due fuoriclasse nordamericane. Classe 1991 Jennifer Abel, classe 1993 Pamela Ware. Va da sé che a livello fisico il gap è netto, ma l’esperienza premia la bolzanina. Che dovrà essere perfetta, o quasi, se vorrà prevalere su due atlete di altissimo livello. Il primo round è andato a loro, rispettivamente terza e quarta. Tania si è inchinata in semifinale, ma è pronta a lanciare la sfida da Dubai (venerdì ore 14 su Nuova Rete). E, nelle tappe europee, il duello vivrà anche la sua fase sincro, con la wild card ricevuta da Francesca Dallapè per ricomporre il duo sei volte campione d’Europa. Antipasto di Rio?

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Giuliana Aor (Canada, Cina e Italia sul podio nelle World Series 2014)

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