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Golf, Tshwane Open: volata vincente di George Coetzee, 15esimo Dodo Molinari

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George Coetzee trionfa in volata nello Tshwane Open (montepremi € 1.400.000), ultimo torneo in Sudafrica per questa stagione dell’European Tour. Sul Pretoria CC di Waterkloof, Coetzee, leader insieme ad altri cinque giocatori ieri, non si fa intimorire dallo straordinario round di Jacques Blauuw (61!) e nel finale realizza il birdie decisivo per la vittoria e per il -14 finale (266 – 67 66 68 65).

Blauuw, infatti, era andato in club house un’ora prima in testa (-13, 267 – 72 65 69 61) grazie ad uno straordinario giro in -9, nonostante la 22esima posizione iniziale. I nove birdie messi a segno, tuttavia, non sono serviti per contenere l’inesorabile rincorsa di Coetzee, alla seconda vittoria in carriera dopo il Joburg Open dello scorso anno. Il trionfo sudafricano è completo grazie ai terzi posti di Dawie van der Walt e Dean Burmester (-9), pari merito con il primo europeo, lo scozzese Craig Lee. Lo spagnolo Adrian Otaegui, leader in solitaria dopo il secondo giro, chiude al sesto posto (-8) alla pari di un altro sudafricano, Jaco Ahlers, e davanti ad una coppia formata dal francese Grégory Bourdy e dall’inglese Robert Rock (-7).

Dopo tre round interamente trascorsi nella Top 10, Edoardo Molinari incappa in una giornata negativa e scivola in 15esima posizione, con -5 (275 – 66 66 71 72). Dodo firma quattro bogey e due birdie, non riuscendo mai ad ingranare davvero nelle ultime 18 buche. Resta, comunque, la miglior prestazione del 2015 finora per il torinese. Che sia la scossa? Vedremo.

Crolla sul fondo della classifica, in 63esima posizione, Marco Crespi. Fatale per il lissonese un brutto 74 (+4), con una serie di quattro bogey nel finale dopo due birdie e due bogey nelle prime nove, per il +5 finale (285 – 67 70 74 74). Un’altra prestazione negativa nel weekend per Crespi, che non riesce a trovare continuità con i primi due round.

Non avevano superato il taglio Renato Paratore, in un momento di leggera flessione dopo l’ottimo inizio, e un Matteo Manassero che, nonostante il mese di stop, non riesce ad uscire dalla crisi dell’ultimo anno.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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