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Ginnastica, che bella Italia nel weekend! Fasana, luccichio stellato; juniores promosse

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Una bella Italia chiude un gran weekend di ginnastica artistica, tra i più importanti dell’intera stagione. Le gare internazionali si aprono con la spedizione nordamericana dove il tricolore riesce a sventolare in maniera importante.

 

Erika Fasana brilla di luce propria, un luccichio stellato nella Patria dell’artistica contemporanea. Da Tavernola agli USA il passo è breve per ottenere un risultato pesantissimo, soprattutto per prestigio. Conquistare un podio sul suolo statunitense, davanti a 15000 spettatori, in una tappa di Coppa del Mondo, in quell’American Cup vinta negli ultimi 40 anni dalle più grandi icone dell’artistica…beh, non ha davvero prezzo.

Non è soltanto il risultato finale in sé a meritare questo grande risalto, ma anche il modo in cui è stato ottenuto. Con grinta e aggressività, senza mollare il colpo fino al termine della competizione. La 19enne ci ha creduto fino in fondo, sfruttando al meglio un eccezionale stato di forma che l’ha già fatta brillare nelle due tappe di Serie A già disputate. La caduta alla trave della Lopez, abbinata a un libero non superlativo, hanno aiutato la rimonta furiosa dell’azzurra che ha così ottenuto il miglior risultato della carriera. Almeno a livello di palmares: poi si può reputare più rilevante la finale di specialità ai Mondiali di Nanning, ma queste sono valutazioni soggettive.

 

I risultati tecnici sono forse passati inosservati, ma l’eccezionale 14.400 al corpo libero spiega davvero tante, tante cose. Un continuo miglioramento nelle difficoltà accompagnato da una bellissima esecuzione, che si è meritata l’ovazione della AT&T Arena. E dire che ha sporcato un po’ il doppio avvitamento al volteggio rispetto a come ci ha abituato, senza dimenticare che ha eseguito un bellissimo esercizio alla trave ma è stata penalizzata eccessivamente dai giudici.

Vanessa Ferrari sempre infinita. Non era in grandissime condizioni, e lo si è capito in diversi frangenti della competizione, ma non ha davvero ceduto nemmeno un millimetro rimanendo sempre ancorata al contesto di gara. Non era forse questo il grande obiettivo della stagione: c’è la difesa del titolo europeo a Montpellier, ma soprattutto l’occhio è già “allungato” verso le Olimpiadi e alla stoccata finale di una carriera magistrale.

 

Se la nostra veterana era impegnata a Dallas insieme alla spumeggiante Fasana, diversi chilometri a nord le nostre juniores trovavano modo di ben figurare agli International Gymnix, gara di rilievo nel panorama delle under 16. Il terzo posto delle azzurrine fonde coraggio alla truppa delle 2000-2002 ben capitanata da Francesca Noemi Linari (quarta nell’all-around, tre finali di specialità), con una Sara Berardinelli di bronzo alla trave, con Clara Colombo che ha sostituito all’ultimo l’infortunata Maria Vittoria Cocciolo, con Michela Redemagni.

Ora tutte stanno tornando dalla lunga trasferta (c’erano fusi orari di sette ore rispetto all’Italia, all’American Cup si è gareggiato di mattina…) pronte per qualche giorno di palestra per poi presentarsi sabato 14 marzo al Mandela Forum di Firenze, dove si disputerà la terza tappa di Serie A.

 

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