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Formula 1

F1, GP Malesia 2015: i promossi e i bocciati del Gran Premio di Sepang

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Terminato il secondo week-end della stagione 2015 di F1, veniamo ai promossi e bocciati del Gp di Sepang (Malesia).

PROMOSSI:

Ferrari: 667 giorni senza vincere sono un’eternità e mai ci si sarebbe aspettati che alla seconda gara di questo Mondiale, dopo il “tragico” 2014, la Rossa potesse tornare al successo, al cospetto di una Mercedes, apparentemente, imbattibile. La SF15-T, in quel della Malesia, era un missile rosso capace di andar forte e “salvare” gli pneumatici, similmente ad un’altra creatura di James Allison del passato (Lotus 2012). C’è ancora lavoro da fare, come dici Kimi Raikkonen, ma la strada intrapresa dal team di Maranello è quella giusta. Ora nessun traguardo è precluso al Cavallino Rampante

Sebastian Vettel: Un week-end eccezionale quello del tedesco che alla seconda gara in Ferrari coglie un successo che sa di impresa ed è il suo 40esimo sigillo in carriera. Alzi la mano chi avrebbe scommesso sui 25 punti di Sepang colorati di rosso. Una qualifica con un giro straordinario, in condizioni difficili da asfalto, a mezzo decimo da Hamilton e poi il capolavoro in gara, attaccando quando era lecito e gestendo il ritmo dal ritorno delle Mercedes. Semplicemente STRAORDINARIO!

Kimi Raikkonen: Non ne hanno parlato in tanti, tuttavia la rimonta che il finlandese ha messo in atto nel corso del GP è qualcosa di incredibile. Dall’ultima posizione, risalire fino alla quarta è testimonianza di una velocità e di un feeling con la SF15-T che esalta la guida di Kimi. Nei primi 2 appuntamenti iridati, il premio “Sfortuna 2015” non glielo toglie nessuno e, in questo senso, l’essere riuscito andare oltre i problemi tecnici è un merito.

Toro Rosso: due piloti a punti (Max Verstappen settimo e Carlos Sainz ottavo) rappresentano la bontà del lavoro svolto dalla scuderia italiana. Inoltre, l’essere arrivati davanti alla Red Bull, con lo stesso motore, è un vero e proprio smacco al team di Chris Horner, pensando anche alle dichiarazioni del post GP di Australia.

 

BOCCIATI:

Red Bull: Tante chiacchiere hanno accompagnato il Gp di Sepang e la maggior parte provenienti dalla casa anglo-austriaca: limitare il potenziale di Mercedes, cambiare il regolamento, incolpare la Renault delle scarse prestazioni della vettura ecc. Argomenti che contrastano con la realtà dal momento che la Ferrari, in poco tempo, ha saputo recuperare il terreno perduto grazie ad un lavoro assiduo senza richiedere l’intervento della Fia e, nello stesso tempo, come detto, arrivare dietro la Toro Rosso, che monta lo stesso propulsore, evidenzia che Newey è soci hanno molto sui cui riflettere.

Mercedes: Il secondo e terzo posto nella seconda gara del Mondiale sono una sconfitta per la Casa di Stoccarda. Una grave sottovalutazione del proprio avversario (Ferrari) la si è avuta nel momento dell’entrata dalla Safety Car e la decisione di cambiare, dopo pochi giri, gli pneumatici. Un atto di presunzione da parte delle frecce d’argento che hanno pagato a caro prezzo questa decisione, dovendo poi, a fine gara, ammettere la velocità della Ferrari.

Mclaren: Altri due ritiri per la casa di Woking che sta patendo più del previsto l’inizio di un progetto nuovo in collaborazione con Honda. Sia Fernando Alonso che Jenson Button si dichiarano fiduciosi per il futuro, ritenendo il pacchetto a disposizione con grandi potenzialità, tuttavia, al momento, il responso della pista è decisamente negativo e non lascia spazio a sorrisi.

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Immagine: Ferrari-Colombo

giandomenico.tiseo@olimpiazzurra.com

Twitter: @Giandomatrix

 

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