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Tiro a segno, Italia: indicazioni da Monaco, con vista sulla stagione…

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Torna con 7 medaglie la pattuglia italiana del tiro a segno dalla prima vera gara internazionale 2015, quella tenutasi nel poligono di Monaco di Baviera, e come sempre dopo una kermesse di questo livello è giusto tracciare un bilancio consuntivo anche e soprattutto in vista della stagione 2015.

Sicuramente dei sette allori, ben sei sono giunti dal settore della carabina e ciò fa capire come attualmente quest’arma sia quella dove i nostri ragazzi si esprimano al meglio.
Oltre alle punte di diamante Petra Zublasing e Niccolò Campriani, con il toscano subito a podio con un bel bronzo nella gara da 10m, abbiamo capito che il comparto femminile può contare su Sabrina Sena, firmataria addirittura di due medaglie (un oro ed un bronzo) ed Elania Nardelli (argento), alle quali certamente non manca la classe per competere con le migliori interpreti planetarie, ma difetta ancora un pochino quella punta di continuità necessaria se si vuole diventare dei punti di riferimento; senza dimenticare il giovane Giuseppe Pio Capano che, al pari delle tiratrici pugliesi sopra indicate, solo che fra gli juniores, ha fatto di capire di essere predisposto, se i tecnici lo vorranno, magari ad un salto fra i senior seguendo le orme di quel Simon Wiethaler, pronto a vivere la sua seconda stagione nel circuito maggiore.

Dalla pistola invece, ancora qualche criticità. Il settore non sembra essere ancora perfettamente a fuoco, probabilmente per qualche strascico della passata stagione, ma sul lavoro di questi professionisti nessuno può obiettare niente.
I ragazzi possono vantare un palmares, sia personale sia livello di squadra, di tutto rispetto, mentre le ragazze sembrano vicine a compiere quel definitivo salto di qualità per avvicinarsi ulteriormente all’elitè mondiale; in tutto questo però, anche la bella notizia della medaglia di Fabrizio Lapenda. Un prospetto che sta lavorando, assieme al gruppo di quel Dario di Martino che a Granada qualche mese fa fece incetta di medaglie, e che rappresenta sicuramente il futuro.

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michele.cassano@olimpiazzurra.com

Foto: UITS

 

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