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Sci Alpino

Sci alpino, Mondiali: Ligety signore del gigante! Nani 6°, bene Eisath

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Ted Ligety fa impazzire il pubblico di Beaver Creek trionfando nello slalom gigante iridato, grazie ad una seconda manche nella quale butta giù le spatole sul muro finale senza alcun remore, dopo aver disegnato traiettorie perfette nei settori precedenti. Così, riesce a risalire dalla coda del trenino di testa, dove si trovava in quinta posizione, sino al più alto gradino del podio: d’altronde, su questa pista aveva già vinto cinque volte e il manto non ghiacciato lo esalta particolarmente.

Marcel Hirscher, al comando a metà gara, deve arrendersi: se la gioca alla pari finché il fondo è duro, ovvero nel primo settore, ma il suo stile molto diverso dal vincitore consente a Ligety di conquistare il terzo titolo mondiale del gigante con 45/100 di margine su di lui. Tra i due si è così rinnovato il confronto tra sciate impostate differentemente, che però si alternano al vertice delle porte larghe da ormai parecchi anni. Bronzo per Alexis Pinturault, che chiude a 88/100 conquistando così la prima medaglia iridata della carriera: fuori dal podio, a 1.10 Felix Neureuther e a 1.23 lo svedese Matts Olsson.

In casa Italia, inutile dirlo, avevamo sperato il colpaccio dopo lo splendido secondo posto parziale di Roberto Nani. Il tracciato disegnato dal tecnico francese è però più lento, diverso rispetto a quello nel quale aveva sfoderato tutti i suoi numeri: così, pur non commettendo gravi errori, deve accontentarsi del sesto posto a 1.41, che per inciso è comunque il secondo miglior risultato della carriera.

Lo stesso esito per Florian Eisath, che reagisce con testa, orgoglio e tecnica ad una prima manche deludente: al momento decisivo, infatti, si scatena in particolare nel settore finale, con passaggi delicati e precisi che non incidono su una neve sì compatta, ma certamente non ghiacciata. Così, al primo Mondiale della carriera il finanziere di Obereggen chiude ottavo, con un recupero di dieci posizioni e il secondo tempo parziale: come detto, anche nel suo caso si sfiora il miglior risultato di sempre.

Davide Simoncelli disegna buone sequenze, tuttavia il piano lo penalizza eccessivamente e sul finale di ambo le manche sembra non averne più: il trentino termina in 17^ piazza. Per Giovanni Borsotti va in archivio un Mondiale negativo: dopo la performance sotto le attese nella gara a squadre, quest’oggi la sua particolare sciata non rende assolutamente sulla neve della Birds of Prey, relegandolo in ventiquattresima posizione.

In ogni caso, al di là dei comprensibili rimpianti visto l’esito provvisorio di metà gara, la prestazione odierna della squadra azzurra è forse persino migliore delle attese e rappresenta comunque la performance sin qui più brillante di un Mondiale ancora avaro di grandi soddisfazioni.

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foto: pagina Facebook Ted Ligety

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    13 Febbraio 2015 at 23:54

    Che gara anche oggi! Ligety è veramente un gigantista leggendario, bellissimo da vedere oltre ad essere spettacolare nell’attaccare nelle parti più tecniche. Ma tutti sono stati di livello altissimo, con un pendio che non sarà difficilissimo ma può consentire di tracciare così diversamente tra una manche e l’altra, e risultare comunque impegnativo. Tra l’altro 2’34” di gara non sono male e in parecchi li ho visti un po’ in debito sul muro finale,discorso dell’altitudine a parte. Anche io speravo che il primo grande salto di qualità Nani lo facesse qui, e dopo la prima manche la speranza era sempre più grande, ma onestamente non è ancora al livello dei più forti, non solo il duo di testa ma anche di gente come Pinturault e Neureuther. C’è però la conferma che sia lui che Eisath consolidano un certo valore,un po’ più vicino ai più forti, da primi dieci al mondo. Se non sbaglio entrambi sono stati secondi di manche, è la cosa più positiva del mondiale azzurro. E come dici tu giustamente , aspettarsi un miracolo oggi era lecito (perchè non si sa mai nello sport) ma non obbligatorio, secondo me.

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