Sci alpino: a Garmisch Paris per riprendere il volo

Per quanto il valore di una prova cronometrata sia del tutto relativo, quanto emerso dal primo allenamento di Garmisch-Partenkirchen non è stato troppo confortante per Dominik Paris e per la squadra azzurra: rilevamenti tanto, troppo distanti dai migliori.

Già nelle gare dell’inedita Saalbach il campione della Val d’Ultimo è sembrata ancora appannato, praticamente mai a suo agio sulla Schneekristall così come non si era affatto trovato bene sulla Birds of Prey in versione iridata. Le prove austriache hanno poi notevolmente complicato la lotta dell’azzurro per le coppe di specialità: a tre libere dal termine, Paris accusa 145 punti di distacco da Jansrud in libera e, a due supergiganti dalla conclusione, 73 punti di ritardo. Serve quindi un’inversione di tendenza, serve riprendere quel volo che pareva inarrestabile durato da novembre a fine gennaio: oltretutto, la pista bavarese non dispiace a Dominik e agli azzurri, infatti – al netto degli spettacolari ricordi relativi ai Mondiali 2011 – qui la libera 2013 fu vinta da Christof Innerhofer (domani assente per infortunio) con Werner Heel 6°, Dominik Paris 8° e Silvano Varettoni 16°. Una prestazione da vera Italjet: detto di Paris, Heel e Varettoni sono da ritrovare e sembra non esserci occasione più propizia, mentre Fill, Casse, Klotz e Marsaglia possono e devono confermare i progressi, seppur su diversi livelli di rendimento, messi in mostra a Saalbach.

Domenica, invece, uno slalom gigante nel quale si rinnoverà la sfida iridata tra Ted Ligety, Marcel Hirscher e Alexis Pinturault, con Roberto Nani chiamato, al pari di Florian Eisath, a confermare la prestazione iridata molto positiva, quanto di più simile ad una medaglia ottenuto dall’Italia in terra americana. Vedremo poi se Massimiliano Blardone saprà far fruttare la rabbia agonistica accumulata per l’esclusione dall’evento iridato.

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foto: credit Fisi

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com