Rugby
All’ultimo respiro! La Scozia cede negli ultimi secondi, l’Italia trionfa a Murrayfield!
Un inizio difficile, la reazione immediata e una partita giocata per larga parte punto a punto, sul filo del rasoio. Poi la svolta, a pochi secondi dalla fine, e la storia viene riscritta. L’Italia espugna Murrayfield con una prestazione straordinaria, grazie ad una meta di punizione ad una manciata di secondi dalla fine che abbatte la Scozia 19-22 e manda in paradiso la Banda Brunel.
L’indisciplina di Minto concede subito a Laidlaw i primi tre punti del match dopo appena un minuto. La Scozia è subito arrembante, un paio di corse mettono in difficoltà gli azzurri che controllano al meglio e, alla prima occasione, fanno intravedere una buona vivacità in attacco. Haimona, però, non vede la difesa avanzante dei padroni di casa e si fa intercettare da Mark Bennett, che vola in meta all’8′ (10-0). Sembrerebbe l’inizio di una partita da incubo, ma la reazione azzurra è repentina. Touche conquistata nei 22, rolling maul devastante e Joshua Furno accorcia le distanze sul 10-5. Laidlaw e Haimona, dalla piazzola, aggiornano il tabellino sul 13-8, ma gli azzurri riescono a fatica ad uscire dalla propria metà campo. Partita poco entusiasmante, ambedue le squadre non riescono ad alzare i ritmi che si mantengono compassati e piuttosto blandi. Quando la Scozia bussa nei 22 italici, però, la Banda Brunel dimostra una certa impazienza e la linea finisce in fuorigioco, consentendo a Laidlaw di allungare sul +8 al 27′. Entrambe si confermano disordinate palla in mano e l’Italia, infatti, torna a fare male soltanto con un’altra maul. Sull’azione seguente (l’arbitro ferma anche il gioco per essere scivolato con Biagi involato in meta…), l’ottima mischia azzurra guadagna un penalty, Haimona colpisce il palo e il più reattivo ad arrivare sull’ovale è un lestissimo Giovanbattista Venditti, che controla splendidamente e schiaccia il 16-15 (dopo conferma del TMO) per una rocambolesca meta al 36′. Gli azzurri provano a sfruttare l’abbrivio e martellano con i ball carrier la difesa scozzese, ma l’azione finisce con un nulla di fatto.
Nei primi dieci minuti della ripresa la battaglia e la confusione infuriano, le due squadre si scambiano turnover a ripetizione ma è la mischia italiana a mettere ordine. Il pack azzurro conquista una fondamentale punizione dai 30 metri, in posizione anche piuttosto centrale. Il neo-entrato Tommaso Allan, però, manca i pali e anche il sorpasso. Gli scozzesi provano a rispondere per le rime, ma la difesa azzurra regge al meglio ad una prima offensiva. Alla seconda ondata degli Highlanders, più decisa e diretta, i meccanismi scricchiolano e solo un avanti di Lamont evita la meta di Hogg all’ora di gioco. L’assedio scozzese è totale nei minuti successivi, la retroguardia azzurra impatta bene ma deve concedere un penalty facile a Laidlaw per il 19-15. Da quel momento in poi, però, è solo Italia, che cerca di pungere con le maul e prova a sfondare con una serie di mischie ripetute sui loro cinque metri. Gli azzurri andrebbero anche vicini ad una meta di punizione, ma Clancy non la concede e punisce successivamente la prima linea italiana. Ma non è finita, anzi. L’Italia torna ad assediare i 5 metri scozzesi (anche in 14 per un giallo a Toolis) e dopo una serie di innumerevoli falli Clancy assegna la meta di punizione. Ed è gloria Italia.
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
Credit FotosportIT/FIR
