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Golf, Qatar Masters: a Doha altra parata di stelle, azzurri per il riscatto. Paratore per confermarsi

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Seconda tappa dell’ormai classico Desert Swing di inizio stagione nella Race to Dubai. A Doha va in scena il Qatar Masters (montepremi $ 2.500.000), giunto alla sua 18esima apparizione consecutiva e classico appuntamento invernale per l’European Tour. Come di consueto, il Medio Oriente attira diversi giocatori di alto livello nonostante la posta in palio non sia numericamente delle più allettanti, tant’è che saranno in gara ben tre giocatori presenti nella Top 10 del ranking mondiale.

Henrik Stenson (n°2), Sergio Garcia (n°5) e Justin Rose (n°6) saranno senz’altro le tre stelle sotto gli occhi di tutti al Doha Golf Country, con i primi che due gireranno anche insieme perlomeno nelle prime due giornate. Lo spagnolo, oltretutto, sarà chiamato a difendere il titolo conquistato lo scorso anno nel playoff contro Ilonen, anche se tra i tre il più forma appare essere Rose, 12° ad Abu Dhabi. Tutto da scoprire, invece, El Niño, mentre Stenson dovrà già riscattare l’eliminazione al taglio di venerdì. Tra i grandi favoriti rientra di diritto anche il sudafricano Charl Schwartzel, sempre nella Top 10 finora nei due tornei del 2015 ma anche sempre senza gloria, mentre appare qualche passo indietro il connazionale Ernie Els. A differenza di Schwartzel, invece, ha già vinto e proverà a ripetersi Branden Grace, sesto nella money list. Non ci sarà il leader Danny Willett, ma Ross Fisher, secondo, dovrà necessariamente trionfare per superarlo in vetta, sebbene l’inglese abbia le carte in regola per tentare il successo. Uno degli uomini più in vista sarà il francese Gary Stal, talento emergente classe ’92 capace di imporsi a sorpresa nell’Abu Dhabi Golf Championship, al termine di un rocambolesco ultimo round. Coetaneo ed altrettanto in ascesa come Stal, proverà ad eguagliare il transalpino il belga Thomas Pieters, sempre tra i primi nell’Emirato, mentre vorrà riscattare la bruciante sconfitta patita al playoff un anno fa il finlandese Mikko Ilonen. Hanno ottime chance di ben figurare, inoltre, il francese Alexander Levy, l’austriaco Bernd Wiesberger, il tedesco Marcel Siem e lo scozzese Stephen Gallacher.

L’Italia si presenta con lo stesso quintetto di Abu Dhabi (meno Alessandro Tadini), con Edoardo Molinari e Matteo Manassero chiamati al riscatto dopo il recente taglio mancato. Entrambi hanno cominciato con il freno a mano tirato il 2015, dimostrando di non essere ancora in condizioni ottimali. Stesso discorso per Marco Crespi, mentre Renato Paratore vorrà superare il quarto taglio consecutivo in quattro torneo disputati nell’European Tour. Il romano ha evidenziato solidità finora e una certa regolarità per essere un 18enne all’esordio nel circuito maggiore, per cui è lecito attendersi una nuova prestazione.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Federgolf

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