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Tennis, finale Coppa Davis: Francia e Svizzera, scontro fra titani

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Ormai manca poco, è solo questione di ore. Il grande spettacolo della Coppa Davis sta per tornare e lo fa nel migliore dei modi. Un solo obiettivo domani: vincere. Dopo un percorso estenuante siamo finalmente giunti alla finale, che avrà luogo in terra francese, per l’esattezza a Lille. I padroni di casa ospiteranno la Svizzera, per uno scontro che, se rispetterà le attese, rimarrà negli annali di questa manifestazione e ci terrà in piacevole compagnia fino a domenica 23 novembre. La scelta della superficie è ricaduta sulla terra rossa, che agevolerà lo squadrone della Francia.

A trovarsi faccia a faccia saranno due squadre altamente competitive ma essenzialmente differenti sia per caratteristiche di gioco, sia come gruppo. Inutile negare che molto, se non quasi tutto, dipenderà dallo stato di forma di Roger Federer: lo svizzero è la carta vincente del suo team, quella che potrebbe far pendere definitivamente l’ago della bilancia verso la nazionale crociata. Il problema cruciale sta proprio qui, nel fatto che le condizioni reali del Re sono ancora ignote. Nonostante ieri sia stato finalmente in grado di allenarsi in vista di domani, non possiamo sapere per certo se sarà realmente competitivo o se avrà risentito dei problemi fisici patiti negli ultimi giorni, aggravati dal peso delle fatiche stagionali. Non dimentichiamo che a supportare Federer ci sarà l’altro grande protagonista, Stanislas Wawrinka, campione degli Australian Open e recente semifinalista al Masters di Londra. Se in forma, anche l’altro svizzero potrebbe essere la chiave di quest’incontro. I due in doppio potrebbero dare prova di tutte le loro capacità per conquistare quel punto centrale molto spesso determinante negli incontri di Davis. Con due tennisti di questo calibro, è ovvio che le speranze ricadano quasi esclusivamente su di loro: agli altri convocati, Marco Chiudinelli e Michael Lammer, dovrebbe essere lasciato poco spazio.

Dall’altra parte, attesa in casa dalla propria nazione, la squadra francese non si lascia trovare impreparata. Il ct Arnaud Clement è ben consapevole della difficoltà di affrontare due mostri quali lo sono Federer e Wawrinka, ma, se la Svizzera può fare affidamento su due punte, per giunta affilate e pronte a colpire, la Francia, d’altro canto, sarà pronta a fare leva sulla maggiore competitività generale del gruppo. I beniamini del pubblico potranno prendersi il lusso di scegliere fra quattro giocatori ugualmente forti, Jo Wilfried Tsonga, Gael Monflis, Julien Benneteau e Richard Gasquet, ed è da segnalare il fatto che, per giungere a tali convocazioni, sono rimasti a casa altri tennisti interessanti come ad esempio Gilles Simon e Edouard Roger-Vasselin. Benneteau, per giunta, è anche uno specialista in doppio, qualificatosi insieme a Roger-Vasselin per le semifinali di specialità delle ATP Finals, e sarà determinante sabato 22, giorno dedicato proprio ad esso.

Sono 12 i precedenti fra le due nazionali. I francesi conducono per 10-2 ma attenzione a non rimanere ingannati da questo dato: negli ultimi quattro scontri sono state, infatti, due le vittorie per parte. La Svizzera ha vinto nel 1992 e nel 2003, la Francia nel 2001 e nel 2004. Negli scontri più remoti, inoltre, non c’era di certo un Roger Federer ad impreziosire il tutto.

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stefania.gemma@olimpiazzurra.com

Foto: Federtennis Costantini

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