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Nuoto: l’Italia affina le sue punte verso Doha 2014

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Serviva un meeting così per caricare il morale dell’ItalNuoto verso Doha. Dopo due mesi di dominio incontrastato dei vari Katinka Hosszu, Chad Le Clos e compagnia in Coppa del Mondo, con gli azzurri assenti ad eccezione di Fabio Scozzoli nelle prime due tappe di agosto, la sensazione di rischiare di perdere in fatto di preparazione il treno mondiale iniziava a serpeggiare nell’ambiente. E invece Genova prima, Bolzano poi e Massarosa infine hanno cancellato tutte le nubi. L’Italia c’è.

Con tutte le sue punte, in cerca della miglior condizione possibile per il Qatar. Federica Pellegrini, il personaggio più amato e da cui il nuoto azzurro non riesce a non prescindere, conquista la scena fin dalle prime ore del Gran Premio Italia. 1’52”89 nei 200 stile libero, un risultato tanto inatteso quanto importante per il futuro. La Divina timbra il quarto tempo stagionale dietro a Katinka Hosszu (1’51”41), Femke Heemskerk (1’51”72) ed Emma McKeon (1’52”59) e mette in luce sin da subito i progressi sul piano velocità del nuovo corso Matteo Giunta. Un altro esempio, i 100 sl invece dei 400: la strada è segnata, Doha sarà solo il primo passo verso i ben più importanti appuntamenti di Kazan e Rio.

Poi c’è Fabio Scozzoli, ancora saldamente sul podio nei ranking stagionali per quanto concerne i 50 rana. Il 26”37 di Dubai resiste ancora, come anche il 57”40 nei 100 (ottavo dell’anno nella disciplina in cui è oro in carica). A Massarosa l’emiliano si limita a vincere, per recuperare volta dopo volta il feeling con la vasca e la tensione della gara. Di carattere lo sprint davanti a Claudio Fossi ieri mattina nei 100: non sarà lo Scozzoli di Shanghai e Istanbul, ma dopo lo stop del 2014 l’Italia potrà contare nuovamente su uno dei suoi talenti cristallini. Anche in ottica staffetta, dove Marco Orsi e i ragazzi della 4×100 stile libero dovranno difendere l’argento del 2012. Il bolognese, già in forma in Alto Adige, si conferma razzo in vasca corta al Mussi-Lombardi-Femiano e strappa tempi di altissimo livello nei 50 (21”31) e nei 100 sl (46”76, sesto dell’anno). La seconda gara, però, non lo vedrà al via in favore di Luca Leonardi e Luca Dotto, qualificati per i risultati di Berlino. Decisione giusta o sbagliata da parte della Federazione? Difficile sbilanciarsi, ma l’evidenza vede il Bomber in uno stato di condizione eccelso e il rammarico non può che crescere.

Infine, da un emiliano ad un’altra. Ilaria Bianchi, rivitalizzata dal bronzo tutto cuore e grinta di Berlino nei 100 farfalla di cui proprio a Doha dovrà difendere il titolo iridato conquistato nel magnifico dicembre di due stagioni fa. Il 56”81 nuotato venerdì apre orizzonti interessanti: la delfinista classe 1990 non è tanto distante dal 56”13 della Turchia ed è pronta ad un’altra zampata frutto del suo enorme bagaglio tecnico, se la testa la sorreggerà. Davanti, però, ci sono mostri del calibro di Lu Ying (55”95), Inge Dekker (56”03), Emma McKeon (56”21), Katinka Hosszu (56”63) e Jeanette Ottesen (56”65).

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Federica Pellegrini Fans

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