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Ciclismo, Cavendish: dalla pista parte la sfida a Kittel

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Dopo una stagione complicata, che di fatto non l’ha mai visto protagonista, Mark Cavendish vede il 2015 come un’annata importantissima della sua carriera. E la sta preparando minuziosamente per provare a farsi trovare competitivo già dalle prime uscite.

Il 2014, per il Folletto dell’Isola di Man, può essere considerato un annus horribilis dal punto di vista sportivo. Basti pensare che ha terminato una sola tappa nei grandi giri al Tour de France, acciaccato e attardato dopo una brutta caduta ad un centinaio di metri dal traguardo. La vittoria, in quell’occasione, è andata a Marcel Kittel, vero mattatore della stagione per quanto riguarda gli arrivi in volata. Con prestazioni monstre tra Giro (per il poco che ha corso) e Tour il tedesco ha di fatto scalzato l’inglese dal trono di miglior velocista in circolazione.

E Cavendish, probabilmente scocciato dalle difficoltà incontrate, sta già pensando alla nuova stagione, lavorando e correndo su pista, la specialità che gli ha consegnato, nei primi anni di carriera, ben due titoli Mondiali (uno dei quali in coppia con Bradley Wiggins nell’america). Recentemente Cav ha partecipato alla 6 giorni di Gand con il compagno all’OmegaPharma-QuickStep, che cambierà nome in Etixx – QuickStep, Iljo Keisse dopo essersi allenato anche nel Velodromo di Montichiari in Italia. Più che al risultato in sè, queste competizioni servono all’inglese per trovare brillantezza sin dall’inverno e non presentarsi in ritardo di condizione all’inizio della nuova stagione su strada. Oltre alla bicicletta, anche corsa a piedi e palestra: il campione del Mondo di Copenaghen non vuole lasciare nulla al caso. 

Primo obiettivo importante, per lui, la Milano-Sanremo: se 9 mesi fa si era trovato senza gambe a disputare la volata, la voglia di rinascere arrivata con le sconfitte della scorsa stagione sembra aver fatto scattare una molla. Forse più che mai, Mark si presenterà al via della Primavera con tutte le carte in regola per provare a rivincerla dopo l’unico successo ottenuto sulla riviera dei fiori nel 2009: spesso toccare il fondo è il miglior incentivo per tornare a volare. O a vincere, nel caso di Cannonball. 

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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