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Calcio, Pelé spiega le sue condizioni: “Non sono in terapia intensiva”

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Dopo aver perso a inizio anno Eusebio e in estate Alfredo Di Stefano, la notizia del doppio ricovero in ospedale a distanza di pochi giorni di Pelé ha sconvolto l’intero mondo del calcio. Prima calcoli renali, rimossi chirurgicamente, lunedì scorso un’infezione alle vie urinarie. Nelle ultime ore si era addirittura sparsa la voce secondo cui il fuoriclasse brasiliano, 74enne, fosse stato trasferito nell’unità di terapia intensiva della struttura Albert Einstein di San Paolo. L’ultimo bollettino medico rilasciato dal nosocomio carioca parlava anche di dialisi.

Invece, attraverso un messaggio postato sui propri profili social network intorno a mezzanotte, O Rei ha voluto tranquillizzare il popolo della rete: “Ciao a tutti, colgo l’opportunità per comunicarvi che sto bene. Non mi hanno trasferito in terapia intensiva oggi (ieri, ndr), ma solo in una stanza speciale che mi permetterà ancora di ricevere visite, ma solo private. Ho apprezzato chiunque sia passato a trovarmi, ma devo continuare il mio ricovero in pace. Sono grato di ricevere il vostro amore e supporto e grazie a Dio non è niente di serio. Passerò queste vacanze con la mia famiglia e inizierò l’anno nuovo sano come prima, con tanti viaggi internazionali già in programma. Grazie, Edson Arantes do Nascimento=Pelé“.

La speranza di tutti gli amanti del gioco del pallone, dunque, è che le parole dell’ex asso del Santos si rivelino vere. Dopo il grande spavento, Pelé appare in condizioni stabili e non gravi. Come anche riportato dal suo portavoce José Fornos Rodrigues al quotidiano Folha: “Non c’è stato alcun peggioramento, c’erano solo tante visite: si alzava, abbracciava, si sedeva. È meglio limitare questi movimenti ma non è cambiato nulla”.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

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Foto da: pagina Facebook ufficiale Pelé

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