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Ciclismo, Fabio Aru: dopo il Giro l’esordio al Tour? In funzione Nibali…

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Dopo quanto visto nel 2014, è lecito aspettarsi un ulteriore passo in avanti da parte di Fabio Aru, astro nascente del ciclismo italiano. Dopo un Giro d’Italia e una Vuelta a España corsi da protagonista assoluto il corridore dell’Astana, nella prossima annata, dovrebbe ripresentati ai nastri di partenza della corsa rosa per provare quantomeno a bissare il podio dello scorso anno.

L’obiettivo è certamente raggiungibile, ma il sardo si troverà di fronte a due avversari formidabili come Chris Froome e Alberto Contador, mentre altri big del ciclismo mondiale potrebbero raccogliere la sfida e presentarsi a Sanremo per la partenza del Giro. Attualmente Aru non sembra in grado di competere con questi due atleti, ma se si avvicinasse ancora nelle prestazioni in salita e a crono rispetto a quanto visto l’ultima Vuelta sarebbe già più che positivo.

Nel 2014 ci siamo abituati a vedere un Aru gestito in maniera molto oculata: pochi giorni di corsa per arrivare fresco e in forma agli obiettivi più importanti. Considerando la giovane età del corridore, che ovviamente dovrebbe regalare le soddisfazioni maggiri nei prossimi anni, la strategia dell’Astana di non affaticarlo troppo non può che essere condivisa. Non sarebbe però affascinante vedere il sardo prendere il via anche al Tour de France in supporto di Vincenzo Nibali?

Il vincitore della Grande Boucle della scorsa stagione non può che trarre vantaggio nella presenza di un compagno in grado di fare realmente la differenza in montagna, magari anche andando ad attaccare da lontano per fungere da punto d’appoggio in caso di azioni di un certo peso da parte di Nibali. Anche in salita, Aru può impostare un ritmo elevato e adatto alle necessità di Nibali, che potrebbe dunque ritrovarsi coperto fino agli ultimissimi chilometri prima di trovarsi faccia a faccia con gli avversari.

Insomma, questi due atleti potrebbero andare a comporre una coppia difficilmente pareggiabile per gli avversari, che si troverebbero di fronte a due atleti di assoluto livello che potrebbero in qualsiasi momento far saltare il banco, specialmente in salita. Lo stesso Aru, così facendo, potrebbe iniziare a prendere le misure in vista del 2016, quando potrebbe arrivare a correre il Tour da capitano. Prima, però, potrebbe essere chiamato a dimostrarsi gregario solido e affidabile. Lui e Vincenzo, le facce vincenti del ciclismo italiano.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Gianluca Santo

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