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Volley, Mondiali 2014 – Italia, le tue avversarie della seconda fase ai raggi X. Serve l’impresa

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Domani incomincerà la seconda fase dei Mondiali 2014 di volley maschile. L’Italia sarà attesa da quattro partite durissime per cercare l’impresa e approdare tra le migliori sei del Pianeta.

Gli azzurri affronteranno nell’ordine Serbia (mercoledì 10 settembre, ore 16.30), Polonia (giovedì 11 settembre, ore 20.15), Argentina (sabato 13 settembre, ore 16.30) e Australia (domenica 14 settembre, ore 20.15). Analizziamo ai raggi X gli avversari che la nostra Nazionale è chiamata a sconfiggere.

 

POLONIA – Sono i padroni di casa, unica squadra capace di concludere la prima fase a punteggio pieno. Comando la neonata Pool E con ben 9 punti e sembrano avere già un piede al turno successivo. L’apporto del caldissimo pubblico casalingo, la pressione di tutto il Paese, la religione del volley sono le armi di una Nazionale partita non con i favori del pronostico ma che si è trovata match dopo match.

Certo il loro girone era poco attendibile. Sostanzialmente si è concluso già con la cerimonia inaugurale. Di fronte allo spettacolo dei 62000 di Varsavia hanno annichilito la Serbia: primato congelato, punto e stop.

Vantano comunque un buon gioco, completo e compatto, nonostante l’assenza (voluta) della stella Kurek. I giocatori più rappresentativi sono Winiarski, Wlazly, Mika e Nowakowski. Occhi sul loro muro molto attento e alla loro aggressività a tutto campo.

 

SERBIA – Non hanno impressionato nella prima fase. Stritolati dalla Polonia, hanno faticato con l’Argentina, non convincendo mai dal punto di vista tecnico. Verosimilmente non hanno ancora dimostrato tutto il loro immenso potenziale tecnico.

Contro l’Italia sono soliti trasformarsi e la partita diventa spesso una battaglia, più psicologica e caratteriale che tecnica. Il loro gioco è molto intenso, basato molto sulla potenza in attacco trascinata da Atanasijevic e sulle stampatone di Podrascanin e Stankovic: tutte conoscenze del nostro campionato. Kovacevic è il quid in più in fase offensiva che punge e può fare seriamente male.

 

ARGENTINA – Se l’Italia vuole passare il turno non può temere Albiceleste, anche se arriveremo all’appuntamento con la situazione già delineate: speriamo che questa partita serva…

La loro forza è riposta nel guru che li guida dalla panchina: Julio Velasco, l’uomo che ci ha portato al trionfo maximo, ormai in un’altra vita.

Il palleggiatore De Cecco, star della squadra, non sta giocando. L’attacco è tutto appoggiato sulle spalle del grande Facundo Conto, Sebastian Solé ha classe per giganteggiare sottorete, le invenzioni di Uriarte si stanno rivelando interessanti.

Il loro cammino nella prima fase è stato quello che ci si aspettava: tracollo con la Polonia, sconfitta con la Serbia combattendo, facile affermazione sull’Australia che consente loro di portare tre punti alla seconda fase.

 

AUSTRALIA – Sulla carta è la formazione più debole del raggruppamento. La affronteremo per ultima: speriamo che quei tre punti siano decisivi per sognare! L’Italia ha nettamente sconfitto gli aussies a Firenze e non sembrano una formazione molto valida (anche se dopo aver perso contro Porto Rico c’è da aspettarsi di tutto).

Hanno perso nettamente contro Serbia, Polonia e Argentina, sudando le classiche sette camicie per vincere lo spareggione sul Venezuela (3-2 in rimonta) che è valso la qualificazione.

Il loro gioco si poggia tutto sulle star Thomas Edgar e Aidan Zingel, ma la squadra è spesso fallosa e discontinua.

 

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