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Ciclismo

Mondiali ciclismo Ponferrada 2014: Australia rules!

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Sono quarantotto centesimi di secondo a far la differenza, per l’Australia, tra una giornata eccellente e una addirittura trionfale ai Mondiali di Ponferrada: tant’è, infatti, la distanza che ha separato Campbell Flakemore e l’irlandese Ryan Mullen nella cronometro maschile U23.

Giornata trionfale, già, perché nella prova femminile junior del mattino tre Aussie si erano insediate nei primi quattro posti, con l’oro della tasmaniana Macey Stewart, il bronzo di Anna-Leeza Hull e lo sfortunato quarto posto, anche qui ad una manciata di centesimi, di Alexandra Manley. La scuola australiana è costantemente in crescita: d’altronde, questo paese, al pari solo della Gran Bretagna, ha colto prima degli altri da un lato l’importanza dell’integrazione tra strada e pista (la stessa Stewart, ad esempio, è plurimedagliata ai recenti Mondiali giovanili in Corea del Sud) e dall’altro l’utilizzo di una serie di metodologie di allenamento estremamente scientifiche, precise, dettagliate, con le quali nulla è lasciato al caso. Un tempo si sarebbero definite “tedesche” in quanto a precisione, oggi, semplicemente, “australiane”.

Ad esempio, sulla Gazzetta dello Sport odierna la veronese Valentina Scandolara, da quest’anno in forza alla Orica-Ais (dove AIS sta per Australian Institute of Sport) e fresca, splendida medagliata nella cronosquadre, fa notare come “in Italia si educhino le atlete a mangiar poco, in Australia a mangiar bene“. Preparazione, mentalità e non ultime le strutture, come l’hub costruito a Gavirate, sul lago di Varese, nel quale corridori e canottieri dalle categorie giovanili a quelle élite effettuano costantemente test, stage di allenamento e di preparazione agli eventi più importanti. Insomma, Australia rules.

A questo link il programma della competizione

foto: pagina Facebook Macey Stewart

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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