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Hockey Prato

Hockey prato, World League: per gli azzurri prosegue il sogno Rio 2016

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Si è vista una grande Italia ieri, era da tanto che la nazionale maschile di hockey su prato non raggiungeva un risultato del genere e, soprattutto, non metteva in campo questo gioco. Gli azzurri ieri sono scesi in campo contro il Portogallo in un vero e proprio spareggio e, nonostante l’età media dei nostri sia molto bassa, hanno mantenuto altissima la concentrazione, centrando il risultato pieno, con il 5-2 che ha battuto i lusitani e ci ha issato al secondo posto del Round 1 di World League a Lousada. Con questo successo è arrivato soprattutto il tanto agognato pass per il Round 2: se la FIH vorrà (ricordiamo che la Federazione Internazionale si è presa la briga di decidere a competizione conclusa se assegnare il pass anche al secondo posto), dal 17 al 25 gennaio gli azzurri voleranno a Singapore per affrontare i padroni di casa, Malaysia, Giappone, Polonia, Bangladesh, Sri Lanka e la vincente del torneo oceanico (Fiji, Nuova Guinea, Papua, Samoa, Vanuatu). Un Round 2 fondamentale anche per un altro motivo: la World League è l’unica competizione con la quale l’Italia può provare a qualificarsi alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Il cammino sarà davvero lungo e complicato, ma sognare non fa male.

Un successo del gruppo, quello italiano, davvero molto affiatato, grazie anche all’ottimo lavoro svolto in questi pochi mesi da quando è arrivato sulla panchina azzurra di Riccardo Biasetton: sui diciotto giocatori convocati dal ct azzurro tutti hanno dato il loro contributo nei 140′ portoghesi, con addirittura l’alternarsi dei due portieri, Padovani e Francesconi, e le sei reti messe a segno tutte da giocatori diversi.

“Nei raduni di febbraio ho preso a prestito una frase di Rudi Garcia (allenatore di calcio della AS Roma) dicendo che il nostro obiettivo era, è e sarà quello di “rimettere la chiesa al centro del villaggio”. Noi come nazionale conosciamo i nostri limiti, ma non siamo una squadra che può uscire dal Round 1, né che deve giocare l’Europeo in Pool C. Quest’anno abbiamo riportato dei valori e costruito una squadra che è arrivata quarta in Pool A con l’Under 16, quarta in Pool B con la U21 e che ha centrato la promozione al Round 2 con la Senior. Se avremo la possibilità di preparare bene la Pool C e il Round 2 potremo crescere ancora anche perché la squadra di Lousada, tolti un paio di elementi, è molto giovane. E una squadra giovane che compete in una partita decisiva, come quella con il Portogallo, può solo sperare di ambire a risultati più importanti. Una squadra, però, che non è composta da soli 18 giocatori, perché chi non è stato convocato avrà senza dubbio altre possibilità e si giocherà le sue chance di esserci al Round 2. Avremo sempre gente motivata e presente in tutti gli aspetti, perché possono entrare in questa nazionale. La nazionale italiana è nostra: tutti hanno il diritto/dovere di provarci”. Le parole alla FIH di Riccardo Biasetton, l’allenatore giusto, al momento giusto.

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gianluca.bruno@olimpiazzurra.com

Foto: FIH

 

1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    15 Settembre 2014 at 21:32

    Forza Ragazzi !!!

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