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Coppa Davis 2014, Svizzera-Italia: Federer-Wawrinka, la coppia imbattibile

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Federer-Wawrinka, la coppia che fa paura all’Italia del tennis. La Svizzera sono loro e da soli stanno trascinando il loro paese alla conquista della prima Coppa Davis della storia. Sembra davvero impossibile che gli azzurri possano centrare l’impresa a Ginevra, perchè il numero tre e quattro del mondo sono avversari sulla carta imbattibili.

Roger è reduce da un’ottima estate e la sconfitta in semifinale agli Us Open non ha comunque lasciato grandi preoccupazioni al campione elvetico. Sul cemento americano ha prima centrato la finale a Toronto, poi ha vinto a Cincinnati ed alla fine è arrivato tra i primi quattro anche a Flushing Meadows. Un Federer quindi in grandissima forma e che si appresta a vivere questa tre giorni da autentico eroe nazionale. L’unica speranza è che possa sentire un po’ di stanchezza per le fatiche dell’ultimo periodo, ma anche nel 2009 quando Svizzera ed Italia si affrontarono Roger fu decisivo, nonostante una finale degli Us Open giocata solo tre giorni prima.

Il vero problema è che il numero due della Svizzera è un certo Stanislas Wawrinka, numero quattro del mondo e vincitore in questa stagione degli Australian Open. Il 29enne di Losanna arriva fresco e riposato al weekend di Coppa Davis e il suo match con Fognini nella prima giornata sarà già decisivo per le speranze azzurre. Infatti solo un successo del ligure (dando quasi per scontata la vittoria di Federer) potrebbe permetterci di continuare a credere nell’impresa. Qualche volta Wawrinka ha regalato qualcosa in Davis (per esempio con il Kazakhstan), ma difficilmente perde due partite consecutivamente.

I due dovrebbero scendere in campo anche nel doppio e sono una coppia davvero straordinaria (oro olimpico a Pechino 2008) e che parte favorita rispetto al nostro doppio Bolelli-Fognini, che resta comunque ottimo. Se il capitano svizzero dovesse decidere di far riposare uno dei due, allora l’Italia non dovrebbe aver problemi a portarsi a casa il punto del sabato.

La vera preoccupazione è quella che la Svizzera si è unita molto ed è diventata una squadra, cosa non sempre accaduta negli ultimi anni, visto che spesso Federer e Wawrinka rinunciavano alla convocazione. Lo stesso Roger ha spiegato quello che  è cambiato nello spirito del gruppo: “La sfida con il Kazakhstan ci ha insegnato a gestire i momenti difficili e ad essere una squadra. Bisogna sempre ricordare che ogni match è importante quanto la preparazione”.

Fanno paura e sono più forti, ma sul campo può succedere di tutto. Nulla è impossibile. Forza azzurri.

 

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Foto federtennis

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

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