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Us Open 2014: Bolelli eliminato, ma quanti rimpianti e polemiche

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Una sconfitta che lascia tantissimo amaro in bocca, perchè Simone Bolelli è andato veramente vicino a fare suo il match di secondo turno contro lo spagnolo Tommy Robredo. La testa di serie numero sedici si è imposta al termine di una battaglia di oltre tre ore e mezza in cinque set con il punteggio di 5-7 6-7 6-4 6-3 6-2.

Purtroppo un match deciso probabilmente anche da una chiamata molto dubbia da parte dell’arbitro francese Pascal Maria. Andiamo comunque a ricapitolare il punto: Simone serve sul 40pari e 5-4 in favore di Robredo nel terzo set e durante lo scambio un tifoso chiama out un colpo dello spagnolo, provocando dunque lo stop del gioco da parte del bolognese, convinto che la chiamata fosse arrivata da parte del giudice di linea. Prima Maria concede di rigiocare il punto, ma le proteste di Robredo fanno cambiare idea alll’arbitro transalpino. Arriva addirittura anche il supervisor e si resta fermi per cinque minuti e alla fine anche tra i fischi del pubblico viene dato il punto allo spagnolo. Purtroppo dopo tutta la pausa Simone non riesce a reagire e perde il set e successivamente anche l’incontro.

Davvero un grande peccato, perchè nei primi due set l’azzurro era stato perfetto, giocando benissimo e aggredendo Robredo, costringendolo a giocare metri dietro la linea di fondo. Nel primo parziale è decisivo il break ottenuto al dodicesimo game; mentre nel secondo si va al tiebreak e ancora l’azzurro è a dominare la scena ed imporsi per 7-5.

Il terzo set, come già detto, si decide tutto in quel fatidico decimo game. Purtroppo da quel momento l’inerzia del match cambia completamente con Robredo che prende sempre più coraggio e con Simone che con il passare del tempo sente la stanchezza, sia mentale che fisica, e cede lentamente. Il quarto set si apre con un break dello spagnolo e poi scivola via e anche il quinto prende una piega ancora più simile, con l’azzurro che perde altre due volte il servizio e si arrende alla rimonta dell’iberico.

Bolelli esce dal campo comunque a testa altissima e con la consapevolezza di aver ritrovato il suo tennis. Adesso bisogna lavorare un po’ sulla tenuta fisica nei match tre su cinque, ma certamente il talento è rimasto quello di un tempo. La testa, ora, passa alla semifinale di Coppa Davis con la Svizzera e Simone si candida per un ruolo da protagonista e Barazzutti potrebbe anche schierarlo come secondo singolarista nella prima giornata contro Federer.

 

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Foto di Tonelli per federtennis

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

twitter Andre_Ziglio

 

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