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Tuffi: conferma Cagnotto-Dallapè, riscatto Batki e rivelazione Tocci

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BERLINO – Due ori ed un argento per Tania Cagnotto agli Europei 2014. Una manifestazione che sarebbe potuta entrare nella storia, pareggiando il tris di Torino 2009, si chiude invece con molta amarezza per il successo sfumato da 3 metri a causa di un errore nel doppio e mezzo rovesciato conclusivo. La bolzanina, 29enne, accusa la stanchezza al termine di una stagione con allenamenti ridotti prima di dare tutto in vista del biennio olimpico. Si dimostra umana anche lei, ma è indubbio che l’oro nel trampolino più alto sarebbe stato più che alla portata per Tania, che solitamente supera tranquillamente quota 320 punti. Peccato.

Rimane, comunque, un Europeo più che positivo. La splendida medaglia d’oro dal metro regala emozioni a tutti gli appassionati e non: quattro atlete in tre punti, con il perfetto uno e mezzo rovesciato della bolzanina a suggellare il successo nonostante un coefficiente di difficoltà più basso rispetto alle rivali. Brividi indescrivibili, come anche quelli provati dopo la sesta affermazione consecutiva con Francesca Dallapè nel sincro 3 metri. Sfiorato il record personale di punti (328.50, solo a Roma 2009 furono di più, 329.70), distrutta la concorrenza: con queste premesse si può guardare con fiducia verso Rio, consapevoli di doversi allenare al massimo nelle prossime due stagioni. Tania e Francesca, che da sempre indicano l’amicizia come ricetta delle loro vittorie, navigano pure qui in perfetto sincro: l’amarezza per Londra è ancora custodita al loro interno e servirà come spinta in più verso il 2016.

Un quarto posto amaro ed una clamorosa eliminazione ancora più triste per Maria Marconi, che ancora una volta torna a casa senza medaglie. Se per la prima gara la romana può solo rammaricarsi con il destino, per aver perso il bronzo di un punto nonostante una gara senza imprecisioni (con il punteggio di Berlino sarebbe stata argento a Rostock un anno fa), nei 3 metri è nuovamente la sua testa a impedirle di rendere al meglio. L’ingresso scarso nel doppio e mezzo ritornato è ben cancellato con i tre tuffi successivi positivi, ma è con il rovesciato che la finale sfuma: partenza timorosa e rincorsa fermata, con conseguente penalità, e poi errore in entrata che rovina tutto. Ennesima conferma di un enorme talento purtroppo frenato da una tenuta di gara a tratti ballerina. Si riprenderà, come già successo in passato, o sarà una botta psicologica troppo difficile da superare?

Super Noemi Batki, finalmente tornata quella del biennio pre olimpico. La 27enne sale sulla piattaforma senza pressioni, si diverte e lotta testa a testa con la sorprendente Sarah Barrow per l’oro. Alla fine arriva l’argento, frutto di una sbavatura nel doppio e mezzo rovesciato e del coefficiente maggiore dell’ultimo tuffo della britannica, ma la medaglia è accolta come un successo per mettersi alle spalle tutte le delusioni del 2013. Per la triestina è il rilancio definitivo, a coronamento di una stagione sempre su buoni livelli e con la verticale indietro ben assimilata a discapito dei tanti problemi accusati la passata stagione con quella avanti. Adesso per Noemi si può aprire un nuovo orizzonte: in una disciplina non estremamente competitiva come i 10 metri femminili, si può andare a caccia delle migliori posizioni mondiali e ripetere l’oro di Torino 2011 magari già da Rostock 2015.

Promossa anche la spedizione maschile, seppur con molta sfortuna. Tommaso Rinaldi – dichiarato in gran forma e chiamato ad affrontare ben tre gare – è dovuto rimanere sugli spalti per tutta la settimana a vedere i proprio compagni saltare al suo posto. Lo stiramento al gemello accusato nel primo giorno di allenamento a Berlino si è rivelato più significativo di quanto inizialmente sperato e in maniera oltremodo saggia il 23enne romano, ben consigliato da tutto lo staff medico, ha deciso di non gareggiare per evitare di compromettere anche la prossima stagione. In ballo, infatti, ci sono Europei, Mondiali e qualificazione a Rio 2016. Ha perso un evento importante, vero, ma in futuro ce ne saranno di ben più grandi. Lo stesso vale per Maicol Verzotto, a mezzo servizio durante il sincro dalla piattaforma con Francesco Dell’Uomo perché ancora dolorante dall’infortunio accusato a Shanghai in Coppa del Mondo. Per il bolzanino niente individuale, ma solo riposo in vista dell’inizio della prossima stagione.

A sorpresa, dunque, Giovanni Tocci ha partecipato a ben tre discipline invece che al solo metro in cui inizialmente era iscritto. Il cosentino, classe 1994, ha dimostrato uno stato di forma invidiabile confermandosi come il futuro azzurro dei tuffi al maschile. Sesto dal metro dopo aver chiuso terzo l’eliminatoria e con quasi 400 punti, coraggioso dai tre inserendo il triplo e mezzo rovesciato purtroppo sbagliato malamente e super nel sincro improvvisato la sera prima della gara con Michele Benedetti. Per i due italiani, divisi da ben dieci anni di età ma molto simili fisicamente e tecnicamente, ottima semifinale da 386 punti e finale strabiliante oltre quota 400. Il quarto posto conclusivo non è amaro come quello di Maria Marconi: la coppia non è destinata a durare, ma ha regalato grandi emozioni nella fugace apparizione di ripiego. Voto più che sufficiente anche per Benedetti, quinto nel team event con Noemi Batki: forse ci si aspettava di più nell’individuale da 3 metri, la sua gara, ma un errore nel doppio e mezzo rovesciato ne ha penalizzato la prova. Va tuttavia sottolineato che, anche saltando al meglio, i primi sei della classifica erano di categoria superiore e praticamente irraggiungibili.

Infine, positivo settimo posto per Francesco Dell’Uomo da 10 metri: il romano ora è pronto a sposarsi con la sincronetta Dalila Schiesaro e può farlo a mente libera, soddisfatto per aver chiuso una stagione convincente. Da Shanghai a Berlino – il mese clou – il 27enne ha saltato sui suoi livelli pre infortunio alla mano operata ad inizio 2013, superando quasi sempre i 400 punti (con coefficienti di difficoltà ben più bassi dei big), chiudendo ottavo in Coppa del Mondo e portandosi a casa il bronzo del Grand Prix di Bolzano.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Fin/DeepBlueMedia

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