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Atletica, Europei 2014 – Daniele Greco va a Zurigo! “Il tendine non mi ferma”

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Daniele Greco parteciperà agli Europei 2014 di atletica leggera, in programma a Zurigo (Svizzera) dal 12 al 17 agosto. Una bella notizia, dopo i tanti dubbi degli ultimi giorni.

Nonostante gli acciacchi, nonostante i dolori al tenine d’Achille sinistro, il Campione Europeo indoor ha scelto di volare al Letzigrund e partecipare alla gara del salto triplo. Il pugliese ha sciolto le riserve, ma la condizione non è ovviamente delle migliori: “La situazione non è ideale – dichiara alla FIDAL – ma le ultime sedute di allenamento hanno confermato che sono in buone condizioni di forma, e che posso provare a confrontarmi col resto d’Europa. Il dolore al tendine (dovuto ad una peritendinite) non è tale da tenermi bloccato, e questo mi basta. Non voglio lasciare nulla d’intentato, io al fascino della maglia azzurra non resisto”.

Dal lavoro odierno, incoraggianti conferme. “Oggi ho spinto più che nei giorni precedenti e il confronto con i parametri di allenamento, soprattutto nei salti completi con rincorsa ridotta ad otto appoggi, mi dice che ci sono, che posso esprimermi su livelli d’eccellenza. Certo, poi le gare sono un’altra cosa, nel senso che esistono degli avversari e la sfida va diretta anche a loro. In ogni caso, voglio provarci”.

Ho vissuto altre vigilie tormentate, come per esempio a Goteborg 2013 (quando poi vinse l’oro continentale indoor con 17,70, ndr). Ed altre, al contrario, che non lasciavano presagire nulla di particolare, come a Mosca, l’estate scorsa, ma che poi hanno avuto lo sviluppo che sappiamo. Intendo dire che le sensazioni della vigilia non sempre sono veritiere, non si può aspettare che tutto giri alla perfezione. Strategicamente, punterò a fare pochi salti, soprattutto in qualificazione, per giocarmi tutto in finale”.

 

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(foto FIDAL/Colombo)

5 Commenti

1 Commento

  1. alebi

    9 Agosto 2014 at 10:43

    Concordo in pieno. Tra l’altro c’è un altro aspetto da considerare, oltre agli infortunati cronici, e cioè quegli atleti che puntualmente si infortunano a pochi giorni da un gran evento, non in gara ma in allenamento. L’ultima dell’elenco è la Salis. Ma soprattutto… da quanti decenni persiste questo andazzo? E’ mai possibile che pur cambiando gestione (poche gestioni a dire il vero SIGH), il risultato non cambi? E purtroppo l’esame di coscienza non è un’abitudine di chi governa la società italiana, a qualsiasi livello.

  2. ale sandro

    9 Agosto 2014 at 10:05

    Siccome non è una questione relativa al solo Greco, e non è una cosa di questa stagione è evidente che chi prima dice che va affrontato un problema ( non sono certo a dirlo io ma Giomi), e poi dà l’impressione di non saperlo affrontare, forse non è così adeguato al ruolo. Io non son pagato da dirigente o da tecnico Fidal giustamente perchè non ho le competenze, ma da appassionato di tanti sport e di atletica leggera da tanti anni mi viene da pensare che non sia poi cambiato molto dalla precedente gestione. Che era gestita in maniera non corretta secondo me. Il problema è che non è la prima volta, proprio per questo preferisco che si cerchi un modo di affrontare il problema anche andando all’estero se necessario a cercare persone competenti in materia di infortuni ,tanto per fare un esempio, e ogni tanto un po’ di ammissione di responsabilità non sarebbe male. Sul recupero di Greco mi sembra abbastanza naturale che debba gareggiare solo quando si trovi realmente in buone condizioni,e quando possa fare una gara completa.

  3. alebi

    9 Agosto 2014 at 09:39

    Ma a parole sono tutti bravi nell’elencare i problemi (anche noi semplici appassionati ne siamo capaci). Il problema è che nei fatti non si cambia mai niente e così la questione “infortuni/recupero” rimane purtroppo di attualità. La gestione di Greco di quest’anno è assurda (vedi anche campionati italiani), dà quasi l’impressione di essere gestita da principianti. Capisco che l’atleta sia una delle punte di diamante del movimento e per questo sia sottoposta a stress e spinte anche di altro tipo, ma dal passato non si impara mai niente? Ma lasciatelo recuperare in santa pace, mi va bene anche non vederlo per due anni, purchè all’Olimpiade ci arrivi finalmente sano!

  4. ale sandro

    9 Agosto 2014 at 08:57

    Due talenti di assoluto livello mondiale (più un terzo per altre questioni) che l’Italia al maschile si è ritrovata negli ultimi 10 anni e ha dato la sensazione di non essere sempre stata capace di sfruttare al meglio il loro potenziale , per usare un eufemismo. E dire che il problema infortuni era diventato una delle priorità di Giomi già dalla passata stagione. Speriamo davvero si possa ovviare con delle scelte più razionali in futuro ,anche cercando di carpire qualcosa se necessario dall’estero.

  5. alebi

    9 Agosto 2014 at 08:20

    Speriamo che questo non gli costi poi qualcosa di più grave… Nell’incertezza era meglio lasciar stare un europeo e cercare di guarire una volta per tutte. E’ da un anno che soffre di problemi incessantemente, mi sembra quasi assurda la sua gestione… (e noi, temo, stiamo rivedendo un film già visto… Andrew Howe)

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