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Ciclismo

Tour de France 2014: un Vincenzo Nibali imperturbabile

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Il mare può essere tempestoso ai massimi livelli, ma lo stoico resta a guardare senza scomporsi, come in quel magistrale dipinto di Caspar David Friedrich: Vincenzo Nibali oggi ha fatto così, in una tappa ricca di difficoltà e tranelli, e può dire di aver superato un altro scoglio, tanto per restare in tema marino, sulla strada verso Parigi.

In realtà, il suo rivale principale ha utilizzato la solita, poco comprensibile tattica di spremere al massimo la squadra e poi di fare persino fatica a tenere le ruote della maglia gialla in salita: stiamo parlando di un Alejandro Valverde strategicamente da rivedere, perché quell’unico, timido e impalpabile scatto ad un chilometro dall’arrivo non è sufficiente in relazione al grande “fumo” fatto per un’intera giornata dalla Movistar. Ma la tempesta hanno cercato di scatenarla i francesi, su tutti un Thibaut Pinot che, se crescendo dovesse riuscire a scacciarsi dalla testa i fantasmi della discesa, un giorno troneggerà sul trono di Parigi: certo, Pinot navigava comunque a 5′ in classifica, tuttavia Vincenzo lo ha seguito, gli ha ceduto un metro solo in prossimità dello scollinamento, salvo raggiungerlo senza troppi problemi – nonostante un’inquietante auto decisamente fuori posto – nel giro di un paio di tornanti. E proprio nella discesa, da sempre una delle sue armi predilette, lo Squalo ha dimostrato la propria, assoluta serenità: non ha attaccato perché non c’era il bisogno, ma non ha fatto nemmeno un metro di troppo, non ha sbagliato mezza traiettoria, è stato semplicemente spettacolare da osservare, proprio perché trasmetteva tranquillità curva dopo curva.

D’altronde stiamo parlando di un ragazzo talmente imperturbabile e rilassato da aver aperto, ieri, persino le porte della propria camera d’albergo ad una troupe televisiva per farsi riprendere durante il massaggio e il relax, una cosa forse inimmaginabile per una maglia gialla. Con la stessa serenità, la stessa impassibilità, ha affrontato la tappa odierna, la prima di un trittico che costituisce l’ultimo appello per chi vuole strappargli il sogno dei Campi Elisi: il primo esame è stato superato col massimo dei voti (e davvero in scioltezza), ora a parlare sarà forse la giornata più dura di tutto il Tour de France, con quattro “mostri” in rapida successione. Ma con questa testa, con questa calma, niente e nessuno potrà allontanare Vincenzo da un sogno sempre più vicino.

Foto: Twitter Le Tour de France

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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