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Tiro con l’arco, Europei 2014: una brutta Italia. Olimpico, che disastro! Ci salva il Compound

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Si sono conclusi ormai da qualche giorno i Campionati Europei Outdoor 2014 di tiro con l’arco, svoltisi in quel di  Echmiadzin, e per l’Italia è tempo di fare bilanci sulla spedizione in terra armena.

Nel complesso sono state raccolte solo tre medaglie, tutte provenienti dal settore del Compound, che inquadrano come la nostra nazionale non stia certamente vivendo uno dei suoi migliori momenti nella storia.

Il comparto dell’arco Olimpico, Mauro Nespoli, arrivato ai piedi del podio e protagonista di un buon torneo nell’individuale, e Guendalina Sartori, giunta invece sino ai quarti di finale, a parte, ha avuto un pessimo rendimento come denunciano in particolare i tornei a squadre, dove gli azzurri una volta protagonisti assoluti a livello planetario ormai da qualche tempo non riescono più a brillare, complice pure il cambio di regolamento imposto dalla Federazione Internazionale.
Sembra che i nostri soffrano il “Set System” in maniera esagerata, non riuscendo ad approcciarsi a questa novità che sostanzialmente premia chi si fa trovare più pronto una volèe dopo l’altra, senza magari essere particolarmente costante, cosa che agli arcieri del Bel Paese è sempre riuscita molto bene.
Nel dettaglio, inoltre, va fatta una riflessione dettagliata sul ramo maschile della squadra. Michele Frangilli e Marco Galiazzo, dopo Londra 2012, hanno abbassato notevolmente il loro standard (per il padovano addirittura non è arrivata neppure la convocazione a questi Europei, a seguito dell’anno sabbatico presosi dodici mesi fa) ed il buon Massimiliano Mandia, pur essendo atleta di livello, non può spalleggiare da solo Mauro Nespoli accollandosi una così pesante eredità, come dimostrato nella prova di squadra nella quale non abbiamo superato l’abbordabilissima Norvegia.

Il Compound invece, continua a regalare gioie.
Il movimento è in buonissima salute come dimostrano appunto le tre medaglie sopra citate, peraltro due dai tornei individuali e una dalle prove a squadre.
Sergio Pagni è l’ideale capitano di tutto il nostro squadrone con Laura Longo che questa volta si è posta a punta di diamante della rosa di arciere femminili, dove di solito ci sono pure l’inossidabile Marcella Tonioli e Anastasia Anastasio.
Nulla da dire quindi, in quanto a critiche ma solo elogi per questi atleti.

 

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michele.cassano@olimpiazzurra.com

Foto: Fitarco (Pagina_ufficiale_Facebook)

 

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