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Golf, Open di Francia: Francesco Molinari per sfatare un tabù. È il momento di Manassero?

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L’European Tour entra definitivamente nel periodo più caldo dell’anno con uno dei tornei più prestigiosi del calendario, l’Open di Francia (montepremi € 3.000.000). Il palcoscenico, come sempre in 21 delle ultime 23 edizioni, sarà il Golf National di Parigi, un pezzo di storia del circuito in cui hanno scalfito il proprio nome diversi grandi giocatori.

Come da tradizione, il field equivale ad una vera e propria parata di stelle europee, tra cui è presente il detentore del titolo, il nord-irlandese Graeme McDowell, reduce da una stagione finora piuttosto altalenante. Vorrà riscattarsi Martin Kaymer dopo il taglio mancato di una settimana fa in Germania, lui che ha trionfato in terra francese nel 2009 ed appena eletto miglior golfista del mese di giugno. Victor Dubuisson, dopo essere esploso nella parte finale del 2013, punta decisamente alla vittoria nel torneo di casa, mentre il n°1 e il n°4 della Race to Dubai, Thomas Björn e Jamie Donaldson, hanno i mezzi per cercare di strappare il primo successo della carriera sul suolo parigino. Ci è andato vicino per ben due volte, invece, Francesco Molinari, in seconda posizione sia nel 2012 che nel 2010. Lo scorso anno il torinese concluse ‘soltanto’ 13°, ma dopo l’occasione persa una settimana fa a Colonia per Chicco potrebbe essere arrivato il momento giusto per sfatare il tabù. La conditio sine qua non, naturalmente, sarà il mantenimento di un livello elevato di gioco per almeno tre round su quattro.

Tenteranno il colpo grosso anche il thailandese Thongchai Jaidee e lo spagnolo Rafa Cabrera-Bello, solo sfiorato al Gut Larchenhof sette giorni fa per entrambi. Ritorna sul Tour, dopo tre settimane di assenza, anche l’olandese Joost Luiten, sempre un cliente pericoloso su campi di difficile interpretazione come il Golf National. Fabrizio Zanotti cercherà di far valere il suo entusiasmo derivante dal primo successo in carriera, ma i sogni di bis del paraguaiano sembrano destinati a rimanere tali. Il fattore casa potrebbe incidere sulle prestazioni Grégory Bourdy, Romain Wattel e Grégory Havret, quest’ultimo protagonista del playoff a quattro al BMW International Open.

In un’intervista rilasciata ad Olimpiazzurra qualche mese fa (clicca qui per leggerla), Matteo Manassero aveva indicato proprio nell’Open di Francia l’obiettivo stagionale, torneo al quale Manny ci aveva confidato di puntare molto. Da aprile ad oggi, però, il veronese ha raccolto soltanto un 28° posto all’Open di Spagna come miglior risultato ed è scivolato al 70° posto nel ranking mondiale. Un’improvvisa rinascita sembrerebbe improbabile, ma per tornare a crescere basterebbero anche soltanto dei segnali incoraggianti.

Edoardo Molinari è passato dalle stelle (2° posto all’Irish Open) alle stalle (taglio mancato al BMW International Open) nel giro di una settimana, ma Dodo ha dimostrato in ogni caso di essere in crescita, per cui è lecito attendersi una reazione. La stessa che è attesa da Andrea Pavan, per non ritrovarsi nei guai fino al collo per quanto riguarda il mantenimento della ‘carta’. Relativamente tranquillo, invece, Marco Crespi, la cui stagione finora è stata contrassegnata da numerosi alti e bassi.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Federgolf

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