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Atletica, Diamond League – Vlasic, ritorno al successo! Super Parchment, cinque mondiali stagionali

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L’Areva di Parigi, nona tappa della Diamond League, il circuito itinerante dell’atleta leggera, regala grandissimo spettacolo. La capitale francese regala un grandissimo ritorno, un tempo spaventoso, ben cinque migliori prestazioni mondiali stagionali e tanto altro ancora.

 

La Regina è tornata! Blanka Vlasic riabbraccia il bene a cui è più abituata: il successo. Le Campionesse vere, prima o poi, ritrovano sempre la loro strada. Miss Eleganza dell’alto, vola sul tetto dei due metri per la prima volta in stagione, subito al primo tentativo, al termine di un percorso praticamente immacolato (1.85, 1.89, 1.92, 1.94, 1.96, 1.98 alla seconda prova).

La tecnica è sempre quella impeccabile, con una spinta che può ancora migliorare: agli Europei punta decisamente a qualcosa di importante.

La serata brilla anche per Mariya Kuchina che trova il primo due metri all’aperto della sua ancora giovane carriera. La russa, eterna rivale nelle categorie giovanili della nostra Alessia Trost, contende la vittoria fino all’ultimo alla blasonata Blanka.

La veterana e la giovane se la giocano anche a 2.02, ma i due metri superati solo alla terza prova relegano la Kuchina al secondo posto. Terza l’altra croata Ana Simic (1.94). Irriconoscibile Brigetta Barrett fermatasi con tre nulli a 1.92 (nona, 1.89).

 

Favoloso Hansle Parchment! Il giamaicano tira fuori la magia dal cilindro, correndo i 110m ostacoli in un favoloso 12.94! Miglior prestazione mondiale stagionale, secondo uomo a scendere sotto i 13’’ in questo 2014 (in precedenza Ronnie Ash, 12.99 settimana scorsa), decimo performer di tutti i tempi!

Disintegrato il suo personale di 13.05, migliorato ovviamente il Record Nazionale di 11 centesimi!

Il pubblico si aspettava il successo dell’ottimo Pascal Martinot-Lagarde, ma si è dovuto inchinare di fronte alla prestazione monstre del caraibico. Il francese si deve consolare con in secondo posto e soprattutto con il suo nuovo personale di 13.05, migliorando di un centesimo quella realizzata due giorni fa a Losanna: terza prestazione mondiale stagionale, la prima a livello europeo. Terzo posto per il cubano Orlando Ortega (13.10).

Tra le barriera sfrecciano anche le donne. Sui 100m arriva la tripletta statunitense guidata da Dawn Harper-Nelson che in una volata mozzafiato ha la meglio su Queen Harrison. La vicecampionessa olimpica stampa 12.44, miglior prestazione mondiale stagionale, utile per rifilare due decimi alla grande rivale Queen Harrison e per migliorare la vecchia leadership di Brianna Rollins (12.53). Terza la multiforme Lolo Jones (12.68) che ha la meglio sul restante parterre stellare: Cindy Billaud (12.71), Tiffany Porter (12.72) e la sempre più in crisi Sally Pearson (12.89).

 

Miglior prestazione mondiale stagionale per Asbel Kiprop! Grazie a una condotta di gara impeccabile, il keniota corre gli 800m in 1:43.34, sconfiggendo sul campo il vicecampione olimpico Nijel Amos (1:43.70) e soffiandogli la leadership planetaria (reggeva 1:43.63 di Eugene). Terzo il cubano Yeimer Lopez (1:43.71).

Al comando delle graduatorie planetarie si issa anche Edwin Cheruiyot Soi. Il keniota conquista la prima vittoria stagionale sui 5000m: il bronzo olimpico è il primo a scendere sotto i 13 minuti in questa stagione (12:59.82), migliorando di quasi due secondi la vecchia leadership di Yenew Alamirew (13:01.57, oggi secondo in 13:00.21). Gara tiratissima, con i primi quattro che sono finiti sotto il vecchio mondiale: terzo il keniota Paul Tanui (13:00.53, personale), quarto lo statunitense Galen Rupp (13:00.99).

Sifan Hassan sta portando sempre più gloria ai Paesi Bassi. La naturalizzata continua a brillare e vince i 1500m correndo un ottimo 3:57.00: miglior prestazione mondiale stagionale (migliorato di cinque centesimi il primato della keniota Hellen Obiri, oggi terza in 3:58.89), nuovo record nazionale. Ora si è issata al 33esimo posto delle graduatorie all-time e chissà che non possa attaccare il mitico record europeo della Kazankina (3:52.47 datato 1980…).

Sfiora il mondiale stagionale anche Hiwot Ayalew. L’etiope domina letteralmente i 3000m siepi, chiudendo in 9:11.65, a soli 26 centesimi dal primato della connazionale Sofia Assefa (oggi terza, 9:18.71). Il tempo è comunque buono per abbattere il record del meeting (9:28.21 della Ghribi, 2012). Seconda la statunitense Emma Coburn (9:14.12, personale).

 

L’uomo più atteso non riesce a incendiare la serata. Renaud Lavillenie scalda il suo amato pubblico “solo” con la vittoria, la sedicesima consecutiva in un meeting, ma anche per il Campione Olimpico le misure non dicono bene in questa prima parte di stagione all’aperto.

Dopo il leggendario 6.16 del Record del Mondo indoor, Lavillenie si sta confermando imbattibile ma la sua asta non vola più così in alto: oggi gli è bastato centrare 5.70 (sua misura d’entrata) al primo tentativo per avere la meglio del brasiliano Augusto Dutra e del suo connazionale Kevin Ménaldo (entrambi 5.70 al terzo tentativo).

I due francesi si sono dati anche battaglia a 5.83 ma sono arrivati sei nulli. Brad Walker esce di scena senza misure, come Valentin Lavillenie fratello minore di Renaud.

 

Grandissima vittoria di Eloyse Lesueur che incanta il pubblico di casa con una prestazione maiuscola. La Campionessa del Mondo indoor sta volando nel 2014 a suon di personali: stasera si è migliorata ulteriormente di 5cm, saltando 6.92, terza misura mondiale dell’anno a soli dieci centimetri dal record di Tianna Bartoletta (la statunitense oggi si è spenta, solo sesta con 6.60). Il successo assume maggior prestigio perché si è sconfitta la Campionessa del Mondo Brittney Reese: la statunitense realizza 6.87 per ben due volte (al secondo e al sesto tentativo) ma non è bastato. Terza la serba Ivana Spanovic (6.78).

 

Delude ancora Shelly-Ann Fraser-Pryce. La Regina della velocità paga ancora i suoi problemi fisici e non riesce a incidere: il quinto posto sui 200m, con un alto 22.63, testimonia le sue difficoltà. Il mezzo giro di pista è uno show delle grandi rivali Blessing Okagbare e Allyson Felix: questa volta la gloria è tutta della nigeriana (22.32) che riesce ad avere la meglio sulla blasonata statunitense (22.34). Terza a sorpresa Anthonique Strachan (22.54).

Ritorno importante al successo per Sanya Richards-Ross: la statunitense conquista la prima vittoria del 2014, correndo i 400m in 50.10. Annichilita la concorrenza della grande Amantle Montsho, che sta davvero faticando a riprendere i ritmi a cui è abituata (oggi quarta, 50.70). Seconda e terza le giamaicane Ann Stephenie McPherson (50.40, stagionale) e Novlene Williams-Hills (50.68), ormai vicinissima alla conquista del diamantone.

I 100m maschili risentono di un parterre non al top. Vince lo statunitense Michael Rodgers (10.00), davanti al trinidegno Torpedo Thompson (10.08, dopo il 9.86 di settimana scorsa), terzo l’eterno Kim Collins (10.10). Sempre più in difficoltà Nesta Carter (quarto, 10.12). Christophe Lemaitre migliora lo stagionale (10.28), ma non appare davvero al top.

 

Grandissima palpitazione nel salto triplo, dove non spiccano le misure realizzate ma il bell’agonismo emerso fino al termine della competizione. Chris Taylor stampa 17.11 al quinto tentativo e balza al comando, ma ci pensa l’idolo di casa Benjamin Compaoré a strozzargli l’urlo in gola: il francese, un paio di minuto dopo, vola a 17.12 e trionfa! Terzo posto per il cubano Alexis Copello che, grazie al 17.04 realizzato all’ultimo assalto, sorpassa Nelson Evora (16.97), e gli spenti Ernesto Revé (16.94) e Will Claye (16.79). Presente anche il nostro Daniele Greco che però appare ancora fuori forma: 16.68 per il pugliese (ottavo posto), saltato alla sesta prova, non riuscendo a migliorare (come da obiettivo) lo stagionale di 16.84.

 

Non decolla il getto del peso. Tutti si aspettavano la riconferma del giovane gigante Joe Kovacs, capace settimana scorsa di realizzare la miglior prestazione mondiale stagionale oltrepassando la fatica fettuccia dei 22 metri, ma lo statunitense si spegne e chiude all’ultimo posto (19.46). Trionfa l’immenso tedesco David Storl (21.41) che ha la meglio sullo statunitense Reese Hoffa (21.38) al termine di una bella battaglia. Terzo l’altro stelle e strisce Kurt Roberts (20.67).

Sandra Perkovic si conferma imbattibile, ma oggi la misura che le ha consentito di vincere è saltata fuori solo all’ultimo assalto. La croata non riesce a ingranare, nei primi cinque tentativi commette tre nulli e la misura migliore è un modesto (per lei) 63.93. Soffre terribilmente la concorrenza di Dani Samuels, ma il talento della croata non muore mai e alla sesta prova esplode in un ottimo 68.48. Seconda proprio l’australiana Samuels (67.40), terza la statunitense Gia Lewis-Smallwood (65.59).

L’egiziano Ihab Abdelrahman si conferma sempre più il nuovo Re del giavellotto: il primatista mondiale stagionale tira il suo attrezzo a 87.10 metri, al quinto tentativo, superando in corsa un’icona come il finlandese Tero Pitkamaki (secondo, 86.63). Terzo il tedesco Thomas Roehler (84.74). Non brillano il ceco Vitezslav Vesely (quinto, 81.43) e il norvegese Andreas Thorkildsen (settimo, 80.79).

 

I 400m ostacoli fanno davvero fatica a ingranare in questo 2014. Vince lo statunitense Michael Tinsley (48.25, stagionale) che ha la meglio del sudafricano Cornel Fredericks (48.42, stagionale) e del portoricano Javier Culson (48.45).

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