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Volley, World League – Italia, nella tana di Teheran! Per ritrovare il successo, c’è l’Iran

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L’Italia del volley ritrova il campo, dopo le due sconfitte patite in Polonia che hanno interrotto la striscia da record di sei successi consecutivi in World League. In Iran gli azzurri giocano il loro penultimo weekend della fase eliminatoria del torneo, prima un fine settimana di pausa e i due match conclusivi contro i Campioni del Mondo del Brasile.

 

Si inizia oggi pomeriggio (ore 16.00 italiane, diretta RaiSport), nella caldissima tana dell’Azadi Sport Complex di Teheran, dove è atteso un pubblico da urlo e pronto a sostenere i suoi beniamini.

I ragazzi di Mauro Berruto devono subito riscattare il doppio ko di settimana scorsa, con una gara1 ben giocata e una gara2 davvero molto brutta. Il coach piemontese ripropone la formazione “giovane”, quella erroneamente ribattezzata “delle seconde linee” o “Nazionale B”. Un gruppo formato da delle individualità di eccellente livello, ma che paga l’ancora scarsa amalgama e l’intesa non ancora bene sviluppata. Quando troveranno il rodaggio giusto se ne vedranno davvero delle belle…

 

Come ha confermato il nostro Commissario Tecnico, bisognerà migliorare notevolmente in fase di cambio palla, aspetto totalmente mancato in Polonia. Per riuscirsi, però bisognerà incrementare notevolmente la qualità nei fondamentali: ritrovare il muro e il servizio, due pilastri fondamentali del nostro gioco, sarà il primo passo necessario per poter sperare nel successo. Sull’intensità in questi due frangenti di gioco e sulla potenza in attacco si deciderà l’incontro.

I nostri titolari sembrano già essere delineati: Baranowicz in cabina di regia, per riprendere dalle intelligenti invenzioni di gara1; Luca Vettori opposto, chiamato all’ennesima prova del suo talento da cacciabombardiere; di banda Lanza (che deve riscattare la gara2 contro la Polonia) e poi il ballottaggio tra Maruotti e Randazzo (il primo più decisivo da subentrato; il secondo reduce da due prove diametralmente opposte tra loro); al centro ritroviamo la coppia Piano-Beretta, esplosa proprio in Nazionale lo scorso anno; liberi Giovi e Colaci (si alterneranno tra le due fasi).

Gli azzurri giocheranno per la prima volta nella storia nel Paese mediorientale. A dire il vero c’è un precedente, ma riguarda il settore giovanile: gli azzurrini conquistarono qui il Mondiale Cadetti del 1997.

 

L’Iran è una formazione particolarmente ostica, sconfitta dall’Italia con un doppio 3-0 nei due match casalinghi di fine maggio (ma con la nostra formazione tipo) e che ha tenuto testa al Brasile negli ultimi quattro impegni: due vittorie contro i Campioni del Mondo, riuscendo a trascinare al tie-break anche quando sono usciti sconfitti.

La squadra di Kovac, il serbo capace di conquistare la finale scudetto con Perugia, punta molto sul gioco a muro, sulla velocità e sui primi tempi (li abbiamo ammirati anche noi al Pala Trieste), non demorde mai e si caratterizza per la grande grinta, pur pagando sovente dei blackout. L’uomo di punta è l’opposto Mahmoudi, fondamentali nelle dinamiche di gioco anche Mousavi e Mirzanjanpour.

Questi due incontri sono fondamentali per i padroni di casa, in piena lotta con Brasile e Polonia per un posto alle Final Six di Firenze. L’Italia, già qualificata in qualità di Paese organizzatore, ha nel mirino il primo posto della Pool per dimostrare sul campo che merita di essere tra le prime sei al Mondo.

 

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