Calcio
Mondiali Brasile 2014: Spagna, non sei sola! Gli altri campioni out nel girone
Difficile da prevedere, relativamente frequente nella storia dei Mondiali, soprattutto in quella più recente: l’eliminazione della squadra campione del mondo in carica nella fase a gironi dell’edizione successiva non è certo una novità, anzi…noi italiani lo sappiamo bene.
Lo ricordiamo malvolentieri, ma le triste figure rimediate con Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia in terra sudafricana costarono agli azzurri l’immediata uscita dal torneo iridato di quattro anni fa, dopo le magiche notti berlinesi; fischi e fiaschi per la nazionale di Marcello Lippi, spenta, svuotata, senza stimoli, esattamente come la Spagna di ieri.
Non andò molto meglio alla Francia nel 2002: dopo la sbornia di St.Denis, i transalpini vennero travolti dal senegalese Bouba Diop nel primo match in Corea del Sud, per poi strappare uno stentato 0-0 con l’Uruguay e collassare 2-0 contro la Danimarca; fuori con infamia e senza lode, senza nemmeno un gol segnato, onta che la Spagna ha perlomeno evitato indipendentemente da come sarà l’ultima partita (sebbene mai era accaduto, prima di ieri, che una nazionale campione del mondo perdesse le prime due partite del torneo successivo).
Più indietro nel tempo, il Brasile campione nel 1962 ottenne una figura barbina ad Inghilterra ’66: 2-0 con la Bulgaria, 1-3 con l’Ungheria, 1-3 col Portogallo di un Eusebio semplicemente mostruoso e tanti saluti ad una squadra verdeoro che, pure, aveva anche allora i favori del pronostico.
Ancora Italia protagonista in negativo nel 1950; dopo la pausa bellica, la fine dell’era-Pozzo e soprattutto il dramma del Grande Torino, la nazionale si recò in Brasile in nave, con un interminabile viaggio che compromise senza dubbio la preparazione dell’intera rosa; 2-3 con la Svezia alla partita d’esordio, inutile il 2-0 al Paraguay in quella successiva, azzurri a casa per la delusione dei tanti emigranti.
Caso particolare, infine, nel 1934: l’Uruguay campione in carica rifiuta di prendere parte al torneo di qualificazione per il Mondiale italiano, come ripicca per le numerose defezioni in terra sudamericana di quattro anni prima.
foto tratta da it.wikipedia.org
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com
