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Hockey prato, Dalila Mirabella: “Andremo a Rio 2016! Tra una settimana gli Europei u21 a Vienna…”

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L’hockey prato femminile italiano sta raggiungendo, grazie anche allo staff tecnico guidato da Fernando Ferrara, un livello sempre maggiore e può sognare di qualificarsi alle Olimpiadi di Rio 2016. Una delle protagoniste degli ultimi anni è la siciliana Dalila Mirabella, l’abbiamo sentita in esclusiva.

Come hai iniziato a giocare ad hockey?

“Ho iniziato a giocare a 11 anni, quando due allenatrici russe hanno promosso questo sport anche nella mia scuola. Da lì è iniziata la passione, a 13 anni ho esordito in serie A con l’Hcu Catania e a 14 è arrivata la mia prima convocazione in Nazionale senior e ho giocato il mio primo Europeo”.

Quest’anno fantastica l’emozione con l’HCU Catania campione d’Italia. I momenti più belli di questa stagione?

“HCU Catania campione d’Italia è un sogno al quale aspiriamo da 8 anni, lavorando e facendo tanti sacrifici. La mia squadra è una famiglia. Non una delle solite famiglie. Noi tutte siamo sorelle e siamo guidate da un allenatrice che da 8 anni a questa parte ci ha cambiate. Dopo tanto impegno, i risultati si sono visti. È un piacere nascere e crescere sempre con le stesse persone che ti supportano ed è ancora più bello provare un’emozione che a parole è difficile da spiegare: uno scudetto meritato”.

Peccato per la sconfitta finale nell’EuroHockey Club Champions Challenge, qualche rimpianto?

“Nell’Euro abbiamo vinto tutto quello che dovevamo vincere, tranne la partita più importante. Abbiamo giocato a un livello molto alto, battendo anche nel “derby” l’ex campione d’Italia Lorenzoni 5-0, risultato storico. In finale contro la compagine bielorussa, non è stato facile rimontare il 3-0. Siamo state vicine con un 3-2, ma non ci è bastato. Fino al 70′ la partita è stata in dubbio e noi sempre nella loro area. Il club della Bielorussia in realtà ha più della metà della squadra in nazionale e noi, nonostante ciò, siamo state a pari livello”.

Soddisfazioni a livello personale?

“Personalmente ho avuto delle soddisfazioni che ti fanno sentire così viva poche volte nella vita. Mi hanno premiata miglior giocatrice d’Italia a Bologna e miglior giocatrice dell’Eurochallenge su 140 atlete. Per questo devo ringraziare la mia allenatrice Trinidad che mi ha cresciuta, la mia squadra certamente, e i miei genitori che mi hanno sempre supportata e accompagnata in qualsiasi di queste esperienze”.

Passiamo alla nazionale: com’è andato il recente raduno in Olanda?

“In Olanda abbiamo disputato partite importanti, contro le massime nazioni al mondo, quali Argentina, Giappone e Sudafrica. Squadre che si stavano preparando in vista dei Mondiali. Noi dell’Italia non ci radunavamo da febbraio, dal Cile, quindi per non esserci allenate bene, abbiamo comunque disputato ottime partite, nonostante le sconfitte, e abbiamo portato a casa aspetti positivi e alcuni negativi da migliorare. In Olanda ho visto il Mondiale dalla tribuna, con la maglia dell’Italia e ovviamente le mie compagne accanto. Avevo molta rabbia. Non mi andava di stare seduta a guardare, perché il nostro posto era in campo, dovevamo esserci noi su quel campo a giocare. E invece per poco abbiamo perso la possibilità di giocare un Mondiale storico”.

Si può puntare per davvero alla qualificazione a Rio 2016?

“Da settembre inizia il progetto residenziale. Andremo a “vivere insieme” a Roma. L’obiettivo è assolutamente Rio de Janeiro, sento che questa è la volta giusta. Non ci sfugge più un’Olimpiade. Il mio motto è: “Quando la lotta si fa dura, i duri iniziano a giocare”. Non permetteremo più che un sogno ci sfugga per poco, come Londra o come i Mondiali in Olanda”.

Quali sono gli obiettivi a breve termine in maglia azzurra? Gli Europei u21?

“Tra una settimana andrò con l’Under 21 a Vienna. Da capitano dell’under 21, guiderò un bel gruppo che da poco si sta formando. Giocheremo contro Austria e Polonia. Avremmo dovuto giocare la pool C, ma a causa del ritiro di alcune squadre, siamo state promosse i Pool B”.

Qual è il sogno che speri si avveri prima del termine della tua carriera?

“Il mio sogno ? Lotterò. L’otterrò. Lo terrò. Solo allora vi dirò qual era il mio sogno”.

 

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gianluca.bruno@olimpiazzurra.com

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