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Ciclismo

Giro di Svizzera 2014: scopriamo il percorso e le tappe

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Se diversi atleti hanno scelto di preparare il Tour de France al Giro del Delfinato, altri invece lo faranno al Giro di Svizzera, breve corsa a tappe di 9 giorni che prenderà il via sabato in territorio elvetico. Andiamo a scoprire assieme tutte le tappe.

Prima tappa, Bellinzona – Bellinzona, 9,4 chilometri, cronometro individuale: percorso discretamente impegnativo con una salita di circa 2 chilometri che potrebbe fare la differenza nella seconda parte del percorso. La discesa termina di fatto sul traguardo. Tra gli uomini di classifica potrebbero già esserci le prime differenze.

Seconda tappa, Bellinzona – Sarnen, 182 chilometri: 4 GPM, i primi due addirittura Hors Categorie. Difficile possano fare la differenza perchè molto lontani dal traguardo e il gruppo potrebbe anche lasciare andare una fuga. Difficile gli attaccanti possano guadagnare troppo terreno perchè i distacchi, dopo la crono, saranno ancora molto risicati. Ultima salita, breve e di seconda categoria, a circa 20 dalla conclusione della tappa.

Terza tappa, Sarnen – Heiden, 202 chilometri: primo arrivo in salita. Tappa molto mossa sin dai primi chilometri. Potrebbe essere adatta ad una fuga, ma anche i big, se dotati di coraggio, potrebbero provare a fare la differenza. L’ascesa finale non è particolarmente impegnativa e potrebbe favorire gli scattisti rimasti in gruppo.

Quarta tappa, Heiden – Ossingen, 160 chilometri: frazione che dovrebbe essere riservata ai velocisti del gruppo. Non mancano due GPM di quarta categoria, l’ultimo a 15 km dal traguardo, che potrebbero rimescolare le carte. Anche il finale è in leggera ascesa.

Quinta tappa, Ossingen – Buren a. Aare, 183 chilometri: anche questa tappa sembra destinata a chiudersi in volata. Ultima salita a 25 dalla conclusione, un breve strappetto classificato come salita di quarta categoria.

Sesta tappa, Buren a. Aare – Delémont, 183 chilometri: altra tappa mossa che però non dovrebbe permettere di fare grosse differenze in classifica. Un GPM di prima categoria dopo 65 chilometri mentre il finale è caratterizzato da una salita di seconda e una di terza categoria. Nulla di trascendentale per il gruppo.

Settima tappa, Worb – Worb, 24 chilometri, cronometro individuale: banco di prova importantissimo per tutti coloro che volessero puntare al successo finale. Percorso mosso ma senza salite eccessive che potrebbe avvantaggiare coloro che riescono a tenere alto il ritmo sul passo. Non ci sono tratti di strada difficili da un punto di vista planimetrico e le curve pericolose sono molto poche.

Ottava tappa, Delémont – Verbier, 219 chilometri: cronometro alle spalle, finalmente si inizia a fare sul serio anche per quanto riguarda le salite. Un’ascesa secca nel finale, circa 7 chilometri con pendenze finalmente importanti e scollinamento a 2 chilometri dal traguardo. Impossibile inventare qualcosa da lontano, ma chi deve recuperare in classifica è chiamato ad attaccare.

Nona tappa, Martigny – Saas-Fee, 156 chilometri: possibilità concreta di ribaltare la classifica nell’ultima frazione. Arrivo in salita davvero impegnativo: 16 chilometri con una pendenza media del 6,2% nonostante una spianata tra i meno 6 e i meno 3 chilometri, per tornare ancora più impegnativa nel finale. In precedenza tre gran premi della montagna, in quest’ordine di prima, seconda e ancora prima categoria. Impossibile provare a fare la differenza prima, ma queste salite potrebbero rimanere nelle gambe di tanti.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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