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Canottaggio, Europei Belgrado: poche medaglie ma speranze olimpiche rimaste intatte

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Il morale era abbastanza basso prima della finale del doppio pesi leggeri femminile. Solo sei finali conquistate e una medaglia d’argento, ottenuta tra l’altro in una specialità non olimpica. A risollevare gli animi ci ha pensato per fortuna la progressione finale di Laura Milani ed Elisabetta Sancassani, una rimonta paragonabile, restando nel belpaese, a quella dei mostri sacri dello sport italiano: dagli ultimi 25 metri di Filippo Magnini nei 100 stile libero al rush finale di Josefa Idem nella canoa velocità. Non meno importante la splendida medaglia di bronzo del quattro senza che ha portato il bottino azzurro a tre medaglie complessive.

Se ci atteniamo ai numeri, la spedizione dello scorso anno di Siviglia era stata nettamente migliore con cinque medaglie portate a casa e 13 finali complessive. Tuttavia è possibile constatare subito che le speranze di podio per Rio 2016 sono rimaste intatte. Escludendo infatti il doppio senior maschile messo ko dall’influenza, le altre punte di diamante della squadra azzurra hanno risposto presente, salendo o andando vicino al podio.

Quel che preoccupa è invece la mancata crescita delle altre barche. Il gap con le big d’Europa è rimasto inalterato; in alcuni casi, dove la concorrenza era sicuramente più agguerrita (un centinaio di atleti in più rispetto a Siviglia), è addirittura aumentato. Pensare di avere qualche altra freccia nell’arco a Rio 2016 appare dunque in questo momento improbabile.

SPECIALITA’ OLIMPICHE

Senior uomini

Quattro senza

Non si può non partire dai quattro moschettieri del quattro senza. Out Matteo Lodo per infortunio, out Mario Paonessa per influenza, i due titolari sono stati egregiamente sostituiti da Cesare Gabbia e Giovanni Abagnale. La concorrenza interna non potrà che giovare a una barca che lo scorso anno non andò oltre la sesta piazza a oltre 19 secondi dalla prima piazza.

Quattro di coppia

Era stata una delle medaglie più belle a Siviglia. La barca che tanto ha regalato all’Italia è tornata nell’anonimato complici il forfait di Simone Venier e i malanni influenzali che hanno colpito la squadra italiana.

Doppio senior

Ingiudicabili Francesco Fossi e Romano Battisti. A causa delle condizioni non ottimali di Francesco il doppio senior non ha avuto la possibilità di difendere il titolo conquistato lo scorso anno.

Due senza

Ci si attendeva forse qualcosa in più da Marco Di Costanzo e Matteo Castaldo. Il binomio azzurro si è comunque issato sui livelli (alti) della passata stagione. Nella finale di ieri sono mancati soprattutto gli ultimi 500 metri, quando gli altri equipaggi hanno dimostrato di avere più benzina nelle braccia. Da rivedere sicuramente nelle tappe di Coppa del mondo e ai Mondiali.

Pesi leggeri uomini

Doppio pl

Questa volta la medaglia sfugge per 38 centesimi. Il rammarico per Pietro Ruta e Andrea Micheletti è tanto ma la strada intrapresa è quella giusta; il doppio si conferma una certezza della compagine tricolore.

Quattro senza pl

Una delle delusioni in casa Italia. In batteria contro la Danimarca campione del mondo si poteva fare ben poco, ma nei recuperi Livio La Padula, Armando Dell’Aquila, Martino Goretti ed Elia Luini (CC Aniene) non si sono nemmeno avvicinati a giocarsi la qualificazione, perdendo la bussola nella seconda parte di gara. In netto regresso rispetto al 2013.

Donne

Doppio pl

Per Laura Milani ed Elisabetta Sancassani si tratta del terzo capolavoro europeo. La loro seconda piazza al Memorial D’Aloja era stata soltanto un falso allarme. Inossidabili.

Quattro di coppia

La seconda freccia della squadra femminile vince la finale B, chiudendo la rassegna serba in settima posizione. L’equipaggio per 3/4 identico a quello arrivato terzo lo scorso anno agli europei spagnoli (Sara Bertolasi ha preso il posto di Sara Magnaghi) non ha tuttavia portato a casa l’obiettivo prefissato.

Doppio senior

Veronica Paccagnella e Sara Magnaghi arrivano a tre secondi e mezzo dalla qualificazione. Urge un altro salto di qualità per arrivare tra le big.

Due senza senior

Gaia Marzari e Beatrice Arcangiolini lottano ma il distacco dall’elite continentale è ancora molto alto, superiore ai 10 secondi.

Singolo & otto

Il singolo non è mai stato il punto forte del canottaggio azzurro. Francesco Cardaioli conferma il decimo posto ottenuto lo scorso anno a Siviglia, mettendosi in evidenza soprattutto nella semifinale, chiusa al quarto posto a 3”75 dal belga Obreno. Da rivedere invece le ammiraglie, protagoniste di un week-end da incubo.

Le parole di Miani

Le dichiarazioni del quattro senza

Le dichiarazioni di Milani-Sancassani

Il trionfo di Milani-Sancassani

Beffa per Micheletti-Ruta

Di Costanzo-Castaldo quinti nel due senza

L’argento di Miani

Foto: Federazione Italiana Canottaggio – Mimmo Perna

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francesco.drago@olimpiazzurra.com

2 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    2 Giugno 2014 at 22:04

    Sinceramente mi aspettavo di meglio ma i lavori sono ancora in corso

  2. ale sandro

    2 Giugno 2014 at 09:46

    Europeo forse un po’ in chiaroscuro anche per gli stessi tecnici, certo le altre grandi manifestazioni non mancheranno già in questa stagione. Però era lecito aspettarsi qualche miglioramento in alcune imbarcazioni anche se va detto , limitate da problemi fisici. Le note positive oltre alle meravigliose Milani-Sancassani , che ormai ci stanno abituando molto bene e spero continuino a farlo anche nei prossimi anni, c’è sicuramente il 4 senza che ha ottenuto un grande risultato pure in assenza di elementi importanti. L’obbiettivo maggiore saranno sicuramente i mondiali, lì avremo a metà quadriennio un quadro più chiaro dei risultati ottenuti dalla “cura” La Mura in prospettiva Rio.

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