Seguici su

Atletica

Atletica: nuovi record dagli Stati Uniti, McPherson batte quello di Antonietta Di Martino!

Pubblicato

il

Meglio Sacramento di Kingston: è questo il bilancio finale dei Campionati Nazionali di Stati Uniti e Giamaica, tenutisi in contemporanea nella città californiana ed in quella caraibica. Anche l’ultima giornata ha confermato questo trend, con tempi interessanti giunti dalla rassegna a stelle e strisce, e delusioni in quella giamaicana.

La prestazione più importante è arrivata dalla finale dei 400 metri ostacoli, dove la ventiduenne Kori Carter ha stabilito la nuova miglior prestazione mondiale dell’anno in 53″84, strappando il primato proprio ad una giamaicana, Kaliese Spencer (53″97, stabilito al Golden Gala di Roma). Alle sue spalle si sono classificate Georganne Moline (54″00) e Cassandra Tate (54″70).

Crono importante anche nei 110 metri ostacoli, con Ronnie Ash che ha migliorato il mondiale stagionale, scendendo per la prima volta in carriera sotto i tredici secondi (12″99).  In finale, però, Ash si è incartato con gli ostacoli, lasciando spazio a Devon Allen (13″16), separato solamente da cinque millesimi nei confronti di Ryan Wlson. Il campione mondiale David Oliver ha chiuso solo terzo (13″23).

Due prestazioni, che sarebbero state a loro volta MPM, sono state annullate a causa del forte vento: Jeff Henderson ha vinto il salto in lungo con una misura di 8,52 metri, mentre Jeneba Tarmoh si è aggiudicata i 200 metri in 22″06. In entrambi i casi, però, il vento ha superato i 3 m/s.

Curioso record quello di Inika McPherson, che ha vinto la prova del salto in alto con 2,00 metri, migliorando di quattro centimetri il suo primato personale. La ventisettenne, infatti, è divenuta la donna più bassa della storia a varcare i due metri, con i suoi 165 centimetri d’altezza, riuscendo a superare una misura di ben 35 centimetri superiore alla sua statura. In passato, questo primato apparteneva all’azzurra Antonietta Di Martino, alta solamente 169 centimetri e capace di saltare 2,03 metri all’aperto.

Dalla Giamaica, come detto, sono arrivate principalmente delusioni. Warren Weir, in particolare, ha chiuso i 200 metri al secondo posto in 20″17, superato a sorpresa da Rasheed Dwyer (20″04, record personale). Terzo posto per Jason Livermore (20″25). Tra le donne, Anneisha McLaughlin ha chiuso in 22″79, davanti a Schillonie Calvert (22″88) e Samantha Henry-Robinson (23”15).

L’unica nota lieta arriva dai 400 metri, dove la trentaduenne Novlene Williams-Mills è tornata alla vittoria dopo aver sconfitto un cancro al seno. Per lei si tratta dell’ottavo titolo in carriera: in 50″05 ha preceduto Christine Day (50”16) e Stephenie-Ann McPherson (50”50).

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Immagine: Inika McPherson (Facebook)

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *