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Atletica

Atletica, Coppa Europa – Italia horror: decima, al momento è Serie B! Germania al comando

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Italia, che shock! Il sabato del Campionato Europeo per Nazioni (la rinfrescata della mitica e classicissima Coppa Europa), in corso di svolgimento a Braunschweig (Germania) non ci sorride per niente e anzi si è tinto davvero di nero.

Il nostro Paese, dopo 21 gare sulle 40 in programma, si trova in decima posizione, con soli 107,5 punti: se finisse così arriverebbe la retrocessione in Serie B! E sarebbe anche meritata per quanto si è visto in pista, tra prestazioni sconcertanti, un atteggiamento sconfortante e giusto qualche lampo utile per rimanere aggrappati alla salvezza. Il livello attuale della nostra atletica leggera è questo e sarebbe davvero utopico negarlo. Mancavano alcuni big (Trost e Greco su tutti, anche se la gara del pugliese è già coperta da Donato), marcia e maratona non fanno parte del programma, ma non esistono scuse.

Domani pomeriggio ci sarà da combattere fino all’ultimo contro la Svezia, al momento avanti a noi di solo mezzo punto, che conterà sul grande talento di Abeba Aregawi. Noi punteremo tutto su Fabrizio Donato e il suo triplo, ma sarà davvero durissima.

Al comando una solidissima Germania (195 punti), ma è tallonata dalla Russia che difende il titolo (192 punti). Più distaccata la Francia che ha avuto diversi lampi (161 punti), in lotta per il podio con Gran Bretagna (158,5) e Polonia (153,5). Sesta l’Ucraina (139), settima la Repubblica Ceca (126), ottava la Spagna (120). Detto di Svezia e Italia, i Paesi Bassi sono 11esimi (102,5), chiude la Turchia (70, praticamente già retrocessa).

 

L’unico podio arriva dalla 4×100 maschile che, con grande grinta, chiude in maniera positiva il pomeriggio che altrimenti sarebbe stato ancor più catastrofico: Ferraro, Desalu, Marani e Obu conquistando il terzo posto correndo in 39.06 (vincono la prima serie), terminando alle spalle di Gran Bretagna (38.51) e Germania (38.88), togliendosi la soddisfazione di battere la Francia squalificata e la Russia.

 

Marco Fassinotti ci porta punti importanti grazie al quarto posto nel salto in alto, ma conquistato con un davvero modestissimo 2.19, poi fallisce due tentativi a 2.26. Senza i grandi big della disciplina, trionfa l’ucraino Andriy Protsenko (2.30) davanti al redivivo russo Andrey Silnov (2.28) e al ceco Jaroslav Baba (2.26).

Ci aspettavamo moltissimo anche da Libania Grenot, ma la Panterita non brilla: corre i 400m in 52.46, chiudendo in quarta posizione. Il podio era comunque alla sua portata: primo posto per la russa Alena Tamkova (51.72), seconda la tedesca Esther Cremer (52.23), terza l’ucraina Olha Zemlyak (52.28).

Matteo Galvan corre il giro della morte in un soddisfacente 46.28, suo stagionale, che gli vale anche la conferma della qualificazione agli Europei di Zurigo (già acquistata dopo il super 45.35 dello scorso anno). Va in trionfo il francese Mame-Ibra Anne (45.71), secondo il russo Pavel Ivashko (45.95), terzo il britannico Daniel Awde (46.10).

Bella prestazione di Margherita Magnani sui 3000 metri, letteralmente dominati dalla naturalizzata olandese Sifan Hassan (8:45.24, primato della Coppa Europa!). L’azzurra si comporta bene nel gruppo inseguitore, lotta spalla a spalla per il secondo posto e poi chiude nel volantone con una soddisfacente quinta posizione, in 8:51.82 (personale), decima prestazione italiana all-time. Seconda la russa Yelena Korobkina (8:51.00, personale), terza la spagnola Nuria Fernandez (8:51.54), quarta la ceca Kristiina Maki (8:51.69, record nazionale).

Buona la performance di Leonardo Capotosti che si destreggia bene sui 400m ostacoli: 50.72, sesto posto. Successo per il russo Denis Kudryavtsev (49.38) che precede il tedesco Silvio Schirrmeister (49.80) e il britannico Richard Yates (50.11).

 

Ci aspettavamo qualcosa in più dall’eterno Nicola Vizzoni, ma il capitano non riesce a lanciare il suo martello alle misure che gli competono. Il toscano si ferma a 71.38, chiudendo solo al settimo posto. Successo per il russo Sergey Litvinov (76.34), davanti al francese Quentin Bigot (76.15) e al polacco Pawel Fajdek (75.26).

L’Italia accusa la sua mancanza cronica nei lanci e il getto del peso maschile non ci regala nulla. Daniele Secci si ferma anzi un metro sotto le aspettative e riesce a piazzare solo un 17.32 che gli vale solo il penultimo posto. Favoloso il tedesco David Storl, già Campione del Mondo, che vola a 21.20 (stagionale) precedendo l’eterno rivale polacco Tomaz Majewski (20.57) e il russo Aleksandr Lesnoy (20.24).

Valentina Aniballi è decima nel lancio del disco: con due nulli nelle prime due prove rischiava addirittura gli zero punti, poi piazza un 50.91 di sicurezza. Prima la francese Melina Robert-Michon (65.51), seconda la tedesca Shanice Craft (65.07), terza la russa Yekaterina Strokova (63.97).

Sara Jemai è nona dopo aver tirato il suo giavellotto a 52.06. Trionfa la superfavorita ceca Barbora Spotakova (65.57), seconda l’ucraina Hanna Hatsko-Fedusova (personale), terza la tedesca Linda Stahl (61.58).

 

Sonia Malavisi, alla seconda partecipazione consecutiva nella competizione, non riesce a brillare. La romana chiude al settimo posto, con un modesto 4.15 (con un errore alla prima prova), prima di fallire tre tentativi a 4.25. Sfruttate però al meglio le non misure dell’ucraina Kozlova e soprattutto della polacca Anna Rogowska, per portare a casa qualche punticino. Bella battaglia per la vittoria: la spunta la russa Anzhelika Sidorova (4.65) sulla ceca Jirina Svobodova (4.60) mentre la tedesca Katharina Bauer (4.40) completa il podio.

Grandissimo sprint di Jimmy Vicaut. Il francese corre i 100m in un buon 10.03, demolendo il diretto rivale britannico Danny Talbot (10.30) e il turco Ramil Guliyev (10.37). Ottavo l’azzurro Delmas Obou (10.48).

Audrey Alloh è ottava sui 100m (ultima nella seconda serie) con un alto 11.86. Successo per la super favorita Myriam Soumarè che con 11.35 riesce ad avere la meglio sull’olandese Jamile Samuel (11.42) e sulla tedesca Verena Sailer (11.45).

Male, molto male Yadisleidy Pedroso. La primatista italiana sembra non riuscire più a esprimersi sui livelli del 54.54 del suo record: oggi chiude in un altissimo 56.70, solo settima… Vince l’ucraina Hanna Ryzhykova (55.00, stagionale) davanti alla britannica Eilidh Child (55.26) e alla russa Irina Davydova (55.79).

Settima la 4×100 femminile di Paoletta, Siragusa, Amidei, Alloh: 44.13. Vincono a sorpresa i Paesi Bassi (42.95) davanti alla Francia (43.19) e alla Russia (43.45).

 

Marta Milani è solo decima sugli 800m con un alto 2:04.54. Dominio della russa Yekaterina Poistogova (2:02.65), davanti alla bella battaglia tra la francese Renelle Lamote (2:03.36) e l’ucraina Olha Lyakhova (2:03.39).

Valeria Roffino nona col personale (10:02.56, nono tempo italiano all-time) sui 3000m siepi dove primeggia la svedese Charlotta Fougberg (9:35.92) sulla tedesca Antje Moldner-Schmidt (9:40.21) e sulla polacca Katarzyna Kowalska (9:41.78).

Jamel Chatbi decimo sui 5000m (14:28.28). Vince il tedesco Arne Gabius (13:55.89) sullo spagnolo Jesus Espagna (13:56.00) e il turco Ali Kaya (13:56.64).

 

La prestazione di Simona La Mantia è troppo brutta per essere vera: decimo posto con un mediocre 13.06, strappato solo all’ultima possibilità. Il salto triplo premia la grande russa Yekaterina Koneva grazie a un bel balzo a 14.55, precedendo l’eterna rivale ucraina Olha Saladukha (14.33, stagionale) e la tedesca Jenny Elbe (14.01).

Controprestazione clamorosa anche per Stefano Tremigliozzi, capace in stagione di centrare gli otto metri ma che oggi si ferma a un mediocre 7.24, ultima posizione nel salto in lungo! Primeggia il tedesco Christian Reif (8.13) davanti al Campione Olimpico Greg Rutherford (7.99) e allo spagnolo Eusebio Caceres (7.97).

Mohad Abdikadar si prende una tacchettata intorno alla metà dei 1500m: chiuderà praticamente al passo, in ultima posizione (3:55.59). Bello sprint finale del ceco Jakub Holusa che rimonta sul tedesco Homiyu Tesfaye (3:38.10) e vince con un eccellente 3:37.74, miglior prestazione di sempre nella competizione. Terzo il polacco Marcin Lewandowski (3:38.19, personale).

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