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Hockey, Mondiali 2014: alla Russia il titolo iridato, addio amaro per Jagr

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Alla fine il pronostico è stato rispettato: la Russia ha ottenuto il titolo mondiale sul ghiaccio di Minsk sconfiggendo per 5-2 la Finlandia. La partita, però, non è stata così semplice come il risultato conclusivo potrebbe far pensare.

A metà del primo tempo, la Russia ha aperto le marcature con il giocatore dell’Avangard Omsk Sergej Širokov. Nonostante le offensive russe, però, i finlandesi non si sono dati per vinti e sono stati capaci di pareggiare a soli tre secondi dalla fine della prima frazone di gioco, grazie ad una realizzazione di Iiro Pakarinen, come sempre tra i migliori dei suoi. Nel secondo terzo, la Finlandia si è addirittura portata in vantaggio grazie ad Olli Palola, ma solamente quarantatré secondi dopo la stella dei Washington Capitals Aleksandr Ovečkin, nonostante qualche problemino fisico, ha ristabilito ancora la parità. A meno di cinque minuti dal secondo intervallo, Evgenij Malkin ha sfruttato un doppio power-play per portare definitivamente in vantaggio i russi. L’ultima frazione di gioco ha incoronato l’unica squadra imbattuta del torneo con le realizzazioni di Danis Zaripov e del solito Viktor Tichonov.

La Russia ottiene così il suo quinto titolo, tornando sul tetto del mondo a soli due anni di distanza dal trionfo del 2012 e cancellando, almeno in parte, la delusione per la mancata medaglia olimpica. Continua la maledizione della Finlandia, che alla sua ottava finale ha rimediato la settima sconfitta, con l’unica eccezione del titolo vinto nel 1995.

I campioni in carica della Svezia si sono comunque confermati sul podio, battendo per 3-0 la Repubblica Ceca nella finale per il bronzo con le reti di Joakim Lindström, Simon Hjalmarsson e Mikael Backlund. Con le sue 45 medaglie complessive, la Svezia è la seconda squadra più medagliata della storia della competizione dopo il Canada, salvo sommare i podi cechi con quelli cecoslovacchi per un totale di 46 pari a quello dei nordamericani. Sommando le vittorie russe con quelle sovietiche, invece, si arriva ad un totale di 27 ori, tre in più del Canada.

Al termine della partita per il terzo posto, terminata con un’amara sconfitta, lo storico giocatore ceco Jaromír Jágr, icona sportiva del suo Paese, ha annunciato la fine della sua carriera internazionale. In nazionale ha ottenuto dieci medaglie internazionali, tra le quali spiccano l’oro olimpico di Nagano 1998 e due ori mondiali (2005 e 2010).

Infine, una curiosità: vista la squalifica del tecnico russo Oleg Znarok, il lettone Harijs Vitolins è stato il primo allenatore straniero della storia a guidare la nazionale di hockey della Russia.

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Immagine: IIHF

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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