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Golf: l’Open di Spagna lascia l’amaro in bocca a Chicco Molinari. Come cresce Paratore…

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L’Open di Spagna concluso con la vittoria di Miguel Angel Jimenez ha lasciato tanti punti interrogativi e ben poche certezze nella truppa italiana, in particolar modo nei rappresentanti più illustri. Francesco Molinari, d’altronde, non può nascondere la delusione per un weekend oltremodo negativo, mentre Matteo Manassero è alle prese con un periodo difficile e con tanti rebus da risolvere. Fanno da contraltare, invece, gli spigliati sorrisi di Renato Paratore e Andrea Pavan e la regolarità di Edoardo Molinari.

Le note stonate, dunque, provengono proprio dai due italiani in cui sono riposte le migliori speranze, sebbene vadano fatti doverosi distinguo. Chicco Molinari ha impressionato nel The Players, cogliendo un inaspettato 4° posto e, per sua stessa ammissione, attraversa un periodo di forma brillante, evidenziato anche dal 67 del secondo giro a Girona. Da lì a conquistare il torneo c’era da compiere molta meno strada di quanto si possa pensare, ma gli ultimi due round hanno riservato spiacevoli sorprese ed un finale da incubo al torinese. Il 24° posto conclusivo, insomma, suona anonimo e quasi come un bluff, ma la condizione, in uno regolare come Francesco, difficilmente svanisce da un giorno all’altro. A Wentworth, dunque, non potrà che essere considerato nuovamente nel gruppo dei favoriti per la vittoria del torneo più prestigioso del circuito, il BMW PGA Championship.

Wentworth, la casa dell’European Tour, il palcoscenico dove si è esibito un fenomenale Matteo Manassero lo scorso maggio. Un anno dopo, però, il veronese ha rallentato vistosamente la marcia e, ad eccezione di un paio di ottimi piazzamenti raccolti negli States, ha perso quella brillantezza e quella magia acquisita nel corso di questi anni. Il motivo è da ricercare non solo nel cambio dell’attrezzatura, ma anche nell’aver intrapreso un percorso di perfezionamento del proprio gioco che richiede inevitabilmente tempo nell’assimilazione. Al momento, dunque, il 21enne incontra non poche difficoltà dall’uscire nell’anonimato e nell’imprimere una svolta decisa al proprio 2014. Che l’atmosfera del percorso più affascinante d’Inghilterra possa in qualche modo redimerlo? Difficile, ma ci si attende quantomeno un segnale.

Da un Molinari decisamente affranto ad un Molinari che magari non ride, ma che può essere soddisfatto per tre quarti del suo torneo. Dodo Molinari si è dimostrato regolare su un PGA Catalunya infido e pieno zeppo di trabocchetti, in cui è caduto soltanto in un terzo round in cui si è discostato troppo dal Par (75, +3). Per il resto, sono arrivati segnali piuttosto confortanti e chissà che tra una settimana non riesca a fare ad accelerare ulteriormente.

Può finalmente sorridere Andrea Pavan, dopo otto tagli mancati consecutivamente. L’8° posto conquistato ad Hong Kong a fine 2013 sembrava essere il preludio ad un’ottima stagione, ma il 2014 finora aveva provocato soltanto dispiaceri al romano. In Spagna la musica è cambiata e, oltre al taglio superato, è arrivato anche un buon 28° posto. Ora il vincitore del Challenge Tour 2013 dovrà cogliere la palla al balzo e sfruttare il momento positivo.

Continua invece l’ascesa del baby Renato Paratore, 17 anni e talento da vendere, come già dimostrato nei tornei di categoria. Il dilettante, tesserato al Parco GC di Roma, ha nuovamente impressionato tra i più grandi dopo l’apparizione nell’ultimo Open d’Italia. Settimana dopo settimana, Paratore sta emergendo come il miglior prospetto italiano Under 18 e uno tra i migliori anche a livello europeo, come testimonia anche il 5° posto nel ranking Open europeo e il 1° tra gli Under 18. Un gioiello di cui sentiremo parlare.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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