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Golf, giovani talenti crescono: Renato Paratore e un futuro da sogno

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“Sogna ragazzo sogna”, cantava Roberto Vecchioni. Un verso datato 1999, ma quantomai attuale se riferito al ragazzo terribile del golf italiano, quel Renato Paratore ormai stella affermata nel panorama golfistico internazionale Under 18 e che sta gettando le basi per un futuro da superstar. Perché con quel potenziale sognare è più che lecito e il movimento del Bel Paese potrebbe aver trovato un’altra fonte di successi.

Classe 1996, il romano si avvicina al golf all’età di 8 anni ed è subito amore. E come nei più classici amori a prima vista, Renato intuisce subito di poter legare a doppio filo la propria vita a questo sport, da cui difatti non si separa più. Alla crescita da un punto di vista anagrafico si accompagna una crescita golfistica esponenziale negli anni, la Federgolf lo prende infatti sotto la sua ala protettiva e tira fuori tutte le potenzialità del ragazzo, consentendogli di prendersi le luci della ribalta a livello giovanile, europee e non. Renato diventa ben presto il rappresentante più illustre della Nazionale maschile e, dopo aver superato il taglio nell’Open d’Italia dello scorso settembre, firma una vittoria storica per l’Italia. Lo Junior Orange Bowl è considerato da giocatori ed addetti ai lavori la più importante manifestazione riservata agli U18 al mondo, tant’è che si gioca negli Stati Uniti, in Florida, e Renato iscrive il proprio nome all’albo d’oro a 34 anni dall’ultima vittoria italiana, targata Marco Durante. Ma a sorprendere ulteriormente è il modo in cui domina la gara per le prime 54 buche e, dopo una flessione quasi letale nell’ultimo round, come la vince con un birdie alla 72esima ed ultima buca. Corre, stacca tutti, si fa raggiungere e poi brucia tutti all’ultimo respiro. Da vero campione, insomma.

L’Orange Bowl si giocava dal 27 al 30 dicembre e Paratore chiuse magnificamente l’annata italiana, per poi aprire il 2014 con un altro successo al Portuguese International Amateur Championship, altro appuntamento di prestigio e azzannato dal romano con la consueta classe ed autorità. Nemmeno il playoff lo ha intimorito, dimostrando solidità e nervi saldi anche nelle fasi più concitate dei tornei. Tanto determinato sul campo quanto timido davanti alla stampa, a testimoniare la sua rilevanza a livello internazionale ci sono anche i numeri e le classifiche: quinto nel ranking europeo nella categoria Open e primo in quella Under 18, dove precede oltretutto un altro talento di prospettiva, il classe 1997 Guido Migliozzi. Oggi sul trono d’Europa tra i più piccoli, domani chissà…

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Foto: Facebook

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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