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Ciclismo

Giro d’Italia 2014: un festival di scalatori! Ecco tutti i nomi caldi per le salite

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Mortirolo, Gavia, Stelvio, Zoncolan, Giau. Nomi leggendari che hanno fatto la storia del ciclismo e del Giro d’Italia, da sempre una delle corse più amate da quei corridori che riescono ad esprimersi al meglio quando la strada punta verso il cielo in maniera decisa. Anche in questo 2014 ci saranno diversi grimpeur di grido pronti a darsi battaglia sulle impervie ascese nostrane.

Lo scalatore più atteso è sicuramente il colombiano Nairo Quintana, il favorito per la conquista della Maglia Rosa. Nell’ultima edizione del Tour de France il corridore della Movistar è stato l’unico rivale credibile per Chris Froome e il percorso del Giro sembra essere perfetto per le sue caratteristiche. Marmoreo, in salita sarà un osso durissimo per tutti.

Potrebbe fare molto bene la coppia spagnola della Katusha formata da Joaquim Rodriguez e Dani Moreno, anche se durante le classiche delle Ardenne nessuno dei due ha lanciato buoni segnali. Il primo è caduto due volte, venendo escluso così dalla lotta per il successo in tutte e tre le corse, mentre Moreno sembra essere arrivato scarico nel finale di gara. La musica potrebbe essere molto diversa e questi due atleti potrebbe far saltare il banco in diverse occasioni.

Si presenta molto competitiva anche l’Astana: non solo Michele Scarponi e Fabio Aru, in linea teorica gli uomini di classifica, ma anche Valerio Agnoli, Janez Brajkovic, Paolo Tiralongo e quel Mikel Landa straordinario al Giro del Trentino. Nelle frazioni impegnative, probabilmente, saranno proprio gli uomini in maglia azzurri i veri punti di riferimento. Con un’azione combinata potrebbero mettere in seria difficoltà tutti gli avversari.

Trio d’eccezione anche per la Lampre-Merida, che schiererà al via Diego Ulissi, Damiano Cunego e Premyslaw Niemec. Nessuno sembra in grado di competere, attualmente, per la Maglia Rosa, ma potrebbero provare ad inventarsi qualcosa nelle frazioni più prestigiose per cambiare volto ad una stagione che fino ad ora è stata avara di soddisfazioni ad alti livelli per i colori blu-fucsia-verdi.

Impossibile dimenticare Domenico Pozzovivo, lo scalatore lucano in forze all’AG2R. Dopo un bell’inizio di stagione ha rischiato di fare il colpaccio alla Liegi-Bastogne-Liegi assieme a Giampaolo Caruso. Sempre tra i migliori in salita, ha forse raggiunto la maturità per effettuare l’ultimo salto di qualità atteso negli ultimi anni. Per Domenico, finalmente, potrebbe essere la volta buona. Sempre in ottica classifica generale attenzione a Rigoberto Uran Uran (OmegaPharma-QuickStep) che ha rinunciato alle classiche per essere al top della condizione proprio al Giro: se dovesse trovare il colpo di pedale buono potrebbe far saltare il banco.

Tra gli altri uomini di classifica potrebbero provare a fare la differenza in salita Cadel Evans (BMC) e Ivan Basso (Cannondale), che nonostante abbiano ormai superato gli anni d’oro possono ancora risultare pericolosi in ottica classifica generale. In ordine sparso, inoltre, potrebbero andare a caccia di successi parziali corridori come Gianluca Brambilla (OmegaPharma), Steven Kruijswijk (Belkin), Fabio Duarte (Colombia), Pierre Rolland (Europcar), Rafal Majka e Nicolas Roche (Tinkoff-Saxo), e Robert Kiserlovski (Trek Facotory).

Molto competitive le professional italiane: basti pensare all’Androni Giocattoli che schiererà al via Franco Pellizotti, Diego Rosa ed Emanuele Sella. Tutti e tre sono scalatori provetti e il loro unico obiettivo è quello di cogliere un successo di tappa. In casa Bardiani-CSF attenzione a Francesco Manuel Bongiorno, Edoardo Zardini e Stefano Pirazzi, mentre per la Neri Sottoli la punta in salita dovrebbe essere Matteo Rabottini.

Date le premesse, anche un cavalcavia potrebbe realmente scatenare l’inferno: la gloria, per tutti questi atleti, potrebbe nascondersi dietro il prossimo tornante.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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