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Golf, in Cina un ritrovato Francesco Molinari: maggio sarà il mese della verità?

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La Cina, si sa, è stata spesso fonte di ispirazione per Francesco Molinari. Due tra i successi più prestigiosi della carriera del torinese, d’altronde, hanno avuto come palcoscenico proprio il Paese asiatico, basti pensare alla straordinaria Coppa del Mondo del 2009 e al WGC – HSBC Champions del 2010, che hanno riscritto le pagine di storia del golf italiano. Un feeling con la terra del Dragone che ha influito nuovamente nell’ultimo weekend del Volvo China Open, forse il punto di svolta del 2014 per Chicco.

Non sarà arrivata una vittoria, ma il quarto posto conquistato da Molinari ha un peso specifico rilevante per il morale e per il prosieguo di stagione, soprattutto alle porte di un mese estremamente caldo e ricco di eventi cruciali per l’annata del torinese. Rispetto al gran parte dei tornei disputati finora, si è potuta notare una netta inversione di tendenza nel rendimento sulle quattro giornate, troppo spesso altalenante e inesorabilmente destinato a calare dopo un incoraggiante inizio, ma non a Shenzen. Il Genzon GC ci ha restituito un Chicco Molinari vecchio stampo, regolare durante tutto l’arco del torneo e capace di piazzare gli score importanti al momento opportuno per arrampicarsi nelle zone nobili della classifica, come gli è successo poche volte in questi mesi. Nemmeno i cronici problemi con il putter hanno fermato la corsa di Francesco, che ha tenuto una media 31,25 putt, decisamente alta in confronto al piazzamento raggiunto, a certificare la straordinaria qualità dei suoi colpi da tee a green, caratterizzati dalla consueta pulizia e precisione. Fossilizzarsi puramente sugli aspetti positivi, naturalmente, sarebbe deleterio, motivo per cui Chicco sarà chiamato ad intensificare ancora una volta il lavoro su quel colpo tanto delicato quanto potenzialmente devastante, nel bene o nel male. Anche perché settimane così limpide ed immacolate, con soli due bogey su 72 buche, difficilmente ricapiteranno.

Per i rimpianti, però, non può (e non deve) esserci spazio, perché le occasioni per riproporsi sui livelli del fine settimana appena trascorso sembrano arrivare congiuntamente all’imbocco di un mese di maggio tradizionalmente florido di risultati per il golf italiano. Le vittorie nell’ultimo BMW PGA Championship di Manassero e dello stesso Molinari nell’Open di Spagna 2012 ne sono la dimostrazione più evidente. Proprio il torinese deve porre fine ad un digiuno che prosegue proprio dalla vittoria di due anni fa, quando sbancò Siviglia con un ultimo round da fuoriclasse vero. La sua tabella di marcia dovrebbe prevedere il Players Championship della prossima settimana, essendo rientrato nei primi 50 al mondo (46°), per poi trasferirsi in Europa per i due tornei sopraccitati, tra i più attesi per adattabilità e prestazioni dal torinese. I presupposti per un altro maggio azzurro, insomma, sembrano esserci tutti.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Federgolf

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