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Eurolega: il sogno Final Four che sta diventando realtà per Milano

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Quando il presidente della ULEB, Jordi Bartomeu, ha annunciato sarebbe stata la città di Milano ad ospitare le Final Four, i tifosi milanesi hanno cominciato a sognare di vedere l’Olimpia tra le migliori quattro squadre del continente ed ora tutto questo si può trasformare in realtà, grazie alla fantastica Eurolega per ora disputata dalla squadra di coach Banchi, capace di qualificarsi ai quarti di finale e al secondo posto nelle Top16, un piazzamento che le permette di avere dalla sua anche il fattore campo.

Proprio la possibilità di giocare l’eventuale bella in casa pone Milano in leggero vantaggio nei pronostici con il Macabi Tel Aviv, che sarà l’avversario della formazione italiana in questa nuova fase. In casa quest’anno l’EA7 ha tenuto un ruolino di marcia davvero straordinario, perché al Forum è arrivata una sola sconfitta, quella con il Real Madrid nella prima fase, mentre squadre come Olympiacos (bicampione d’Europa) e Barcellona sono state massacrate, infliggendole un distacco intorno ai 30 punti.
Dopo la clamorosa sconfitta di Istanbul con il tiro da oltre trenta metri di Planicic (senza quel ko Milano poteva lottare ancora per il primo posto nel girone), la squadra non ha più sbagliato un match, vincendo tutte le restanti partite e perdendo solamente l’andata in casa del Barca dopo aver controllato la partita per tre quarti, cedendo negli ultimi dieci minuti alle bombe di Oleson.

In quel periodo sono arrivate le fantastiche imprese di Atene ed Istanbul, contro Olympiacos e Fenerbahce, e sono proprio queste vittorie che ci fanno dire che l’EA7 merita le Final Four e deve assolutamente porsi come obiettivo quello di qualificarsi tra le migliori quattro. Giocare a Tel Aviv non sarà facile, perché il Macabi in casa è sempre un osso molto duro e un avversario difficile da battere (il Real ha vinto solo di uno) e che viene supportato da un pubblico tra i più caldi in circolazione.
Per questa sfida tornerà certamente Keith Langford, assente ormai da tre settimane e che sta perfezionando il suo recupero. Un percorso che non è mai stato accelerato, perché la squadra è riuscita a sopportare l’assenza della sua stella. Hackett e Moss sono diventati i leader di questo gruppo, Gentile finalmente sembra aver trovato continuità e il suo immenso talento è sbocciato nella sfida con il Barca (24punti e career high europeo), Jerrells è tra i migliori “sesto uomo” della competizione e anche Samuels sta diventando un fattore sotto i tabelloni e non solo, visto che il centro giamaicano ha cominciato anche a segnare da tre punti.

Sono tutti fattori che portano a dire che Milano può realmente centrare quest’impresa e riportare il basket italiano ad una Final Four dopo l’esperienza di Siena nel 2011, sconfitta in semifinale dal Panathinaikos. A quel punto, con anche la possibile spinta del pubblico di casa, può davvero succedere di tutto e magari rialzare quella coppa che l’Olimpia non alza dal 1988, mentre l’Italia dal 2001, quando vinse la Virtus Bologna e le Final Four si disputavano a Casalecchio. A volte la storia si ripete…

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

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