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ESCLUSIVA | Tuffi, Elena Bertocchi: “Torino punto di partenza, posso ancora crescere”

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Torino come punto di partenza. Per Elena Bertocchi, tuffatrice classe 1994 in forza alla Canottieri Milano e rappresentante dell’Esercito, i Campionati Italiani Assoluti indoor del capoluogo piemontese potrebbero rappresentare una svolta nella carriera tra le big. Dopo i successi a livello giovanile ed un 2013 in linea con il salto di categoria, la nuova stagione era iniziata con l’esperienza in Messico e l’idea di dedicarsi alla piattaforma. Cambiamento purtroppo rimasto solo un’idea, a causa di problemi fisici alla schiena, ma che rischia di aprire la strada verso un futuro da protagonista dal trampolino. 288 punti da 3 metri (argento) e 266 da 1 (bronzo) alla Monumentale: Elena non vuole smettere di crescere.

 

Argento da 3 metri e bronzo da 1, come valuti questi Assoluti?

Sono molto contenta per i risultati ottenuti, perché da quando ho finito la scuola lavoro mattina e pomeriggio e ad ottobre sono stata anche in Messico ad allenarmi. Sapevo che prima o poi sarebbero arrivati, sono felice perché sono giunti proprio nella gara più importante della stagione invernale e spero di migliorare ancora di più in vista degli Assoluti di Cosenza (fine luglio, ndrche rappresentano uno degli appuntamenti chiave di quest’anno“.

 

Non dimentichiamo anche l’argento nel sincro 3 metri con Maria Marconi. Sarà molto difficile qualificarsi per gli Europei di Berlino, ma hai solo 20 anni e il futuro può essere tuo.

Nel sincro con Maria ci troviamo molto bene. Ora dobbiamo ancora cambiare serie, perché nel doppio e mezzo avanti con avvitamento – il primo libero – non riusciamo molto bene a trovarci e quindi proveremo un altro programma. Comunque io e lei siamo sempre in ottima sintonia, quindi lo faccio con felicità”.

 

Progetti per il futuro: qualche nuovo tuffo individuale su cui stai lavorando con il tuo allenatore Dario Scola?

Per avere la serie completa da tre metri devo aggiungere il doppio e mezzo ritornato carpiato (405b, ndr), così potrò paragonarmi al cento per cento con le atlete più forti. In più quest’estate vorrei provare un tuffo nuovo, diciamo anche solo per divertirmi”.

 

Obiettivo Berlino: sogno o realtà?

Ammetto che per me sarà quasi impossibile qualificarmi, perché da 3 metri la Federazione ha già scelto di mandare Tania Cagnotto e Maria Marconi e rimane una piccola speranza dal metro. Sono realista, probabilmente andranno loro e spero che riusciranno a ripetere i grandi risultati delle passate stagioni. Io comunque mi farò sempre trovare disponibile e allenata, non si sa mai. E, una volta che si ritireranno, sarò pronta per affrontare al meglio il futuro”.

 

Due medaglie che ti fanno bene, comunque, perché al Grand Prix di Rostock sei stata eliminata nelle qualifiche per un errore banale in una gara più che alla portata. Torino ti può dare maggiore fiducia nei tuoi mezzi?

A Rostock ci sono rimasta male, lo ammetto. E’ stato un errore molto stupido, non da me. Adesso, anche con l’aiuto di uno psicologo, cerco di non commetterne più. Comunque punto sempre a migliorarmi: anche qui che le gare sono andate bene avrei potuto ottenere qualche punto in più e, perché no, superare quota 300 da 3 metri”.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

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Foto da: Francesco Caligaris

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